FNC, guida pratica per agevolare le PMI nelle svalutazioni di immobilizzazioni

Pubblicato il 18 marzo 2015 La Fondazione Nazionale commercialisti, con la circolare del 15 marzo 2015, affronta le problematiche tecniche e operative introdotte dal nuovo principio contabile OIC 9, con particolare riguardo alla sua applicazione per le piccole e medie imprese.

La circolare è una sorta di guida operativa per indirizzare professionisti e imprese verso la corretta applicazione del revisionato principio contabile, dedicato alle “Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali”.

L’OIC 9, infatti, definisce il percorso da seguire per l’esatta misurazione delle eventuali riduzioni durevoli di valore delle immobilizzazioni non finanziarie. Nello specifico, il principio contabile interviene sulla svalutazione delle immobilizzazioni, sia immateriali che materiali, quando il loro valore contabile risulta inferiore a quello recuperabile; sulle implicazioni di fiscalità differita da rilevazione di perdite durevoli e sulla determinazione della capacità di ammortamento, tenendo conto dell’importanza che questa tecnica può assumere per le realtà aziendali di piccole e medie dimensioni.

Capacità di ammortamento

La Fondazione nella recente circolare parte con l’illustrare un metodo semplificato per la determinazione delle capacità di ammortamento, che può essere applicato facoltativamente soprattutto dalle imprese di minori dimensioni, ossia quelle che per due esercizi consecutivi non superano due dei seguenti tre parametri: ricavi pari a 40 milioni di euro, attivo pari a 20 milioni di euro e 250 dipendenti.

Il metodo semplificato consiste nel sostituire l'attualizzazione dei flussi finanziari derivanti dell'attività con la valutazione della sua recuperabilità mediante la capacità d'ammortamento.

Dal momento che il principio contabile OIC 9 non definisce in modo tassativo il metodo da utilizzare per determinare la capacità di ammortamento, soprattutto nel caso delle imprese minori che hanno strutture amministrative limitate, la Fondazione interviene individuando almeno tre differenti modalità di calcolo, da applicare su base quinquennale.

I tre diversi metodi di calcolo sono i seguenti:

il primo che segue la struttura del conto economico civilistico;
il secondo che si fonda sul criterio del valore aggiunto o costo del venduto;
il terzo che ricorre a piani articolati sulla natura dei costi.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Direttiva sulla sostenibilità: ambito di applicazione e decorrenze

21/11/2024

Obbligo di rendicontazione di sostenibilità: a chi si rivolge

21/11/2024

Legge di Bilancio 2025: premi e fringe benefit tra conferme e novità

21/11/2024

Regime di transito doganale. L'adeguamento delle procedure slitta a gennaio 2025

21/11/2024

Legge di Bilancio 2025: premi di produttività e fringe benefit

21/11/2024

Codice della strada: sì definitivo alla Riforma, è legge

21/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy