Finanziamenti fino a 25.000 euro. Durata massima di 72 mesi

Pubblicato il 22 aprile 2020

Prosegue a gran ritmo l’inoltro delle domande per i finanziamenti offerti dal Decreto Liquidità alle imprese per far fronte alla crisi economica causata dal fermo delle attività per il Coronavirus.

Si tratta della misura prevista dalla lettera m), comma 1, articolo 13 del Dl n. 23/2020, che introduce una procedura semplificata e di immediato accesso alla garanzia del Fondo di garanzia Pmi con una copertura pari al 100% su nuovi finanziamenti concessi a Pmi e persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni la cui attività d'impresa è stata danneggiata dall'emergenza COVID-19.

Finanziamenti fino a 25.000 euro. Guida operativa

Il Mediocredito Centrale, che gestisce il Fondo, ha pubblicato una guida operativa contenente alcune indicazioni da seguire per la compilazione delle schede di richiesta del finanziamento.

Ricordando che l’importo concesso non può essere superiore al 25% dei ricavi dell’ultimo bilancio o dell’ultima dichiarazione e comunque con un limite massimo di 25.000 euro, la guida operativa precisa che tale limite deve intendersi riferito all’ammontare complessivo che può ottenere un singolo soggetto beneficiario; inoltre, nel computo dei 25.000 euro devono essere considerati anche tutti gli altri finanziamenti ottenuti ai sensi della lettera m), comma 1, articolo 13 del Decreto Liquidità.

Ancora, possono essere richiesti più finanziamenti, anche su più soggetti finanziatori, fino al limite massimo dei 25.000 euro, fermo restando il rispetto del vincolo del 25% dei ricavi.

Altre precisazioni fornite:

In merito al tasso di interesse del finanziamento, durante il Videoforum di ItaliaOggi del 20 aprile 2020, è intervenuta Intesa Sanpaolo specificando che il tasso applicato è pari all'1,13%. La banca offre un foglio di calcolo che permette di fare delle simulazioni e quindi scegliere il prospetto più confacente al soggetto richiedente.

Finanziamenti fino a 25.000 euro. Dubbi sulla velocità dell’iter

Sono state rilevate problematiche inerenti ai tempi di erogazione dei prestiti: anche se le richieste possono essere evase in poche ore, sono stati pochi gli accrediti effettuati. Patuelli, presidente dell’Abi, ribatte che non vi sono lungaggini, ma Fabi, il sindacato del settore credito, solleva critiche sulla troppa burocrazia.

Anche il Cndcec lamenta la farraginosità dell’iter per la concessione dei finanziamenti: vengono fatte anticipazioni sugli interventi ma poi passano giorni preziosi prima dell’effettività degli strumenti operativi; l’allegato 4-bis per la richiesta è troppo lungo, complicato e, in alcuni tratti, poco chiaro.

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