Fecondazione eterologa, le Linee guida delle Regioni
Pubblicato il 05 settembre 2014
La Conferenza delle regioni, nella seduta del 4 settembre 2014, ha approvato all'unanimità un documento contenente le
linee guida di regolamentazione dell'accesso alla procreazione eterologa, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n.
162/2014.
Gli indirizzi operativi sono stati concordati al fine di rendere omogeneo, a livello nazionale, l'accesso alle procedure eterologhe e verranno recepiti dalle Regioni e dalle Province autonome con delibera di giunta regionale o con specifico provvedimento.
Tra i
punti cardine individuati dai governatori si segnala l'individuazione dei requisiti soggettivi delle coppie di pazienti che possono usufruire della donazione di gameti.
In particolare, potranno accedere alla metodica eterologa i coniugi o conviventi per i quali sia accertata e certificata una
patologia che sia causa irreversibile di sterilità o infertilità, che siano di
sesso diverso,
maggiorenni, in
età potenzialmente fertile,
entrambi viventi.
Non sarà possibile scegliere le caratteristiche fenotipiche del donatore, al fine di evitare illegittime selezioni eugenetiche.
Le cellule riproduttive di un medesimo donatore non potranno determinare più di
dieci nascite.
La
donazione dovrà essere anonima.