L'Associazione nazionale commercialisti studia i dati sulla fatturazione elettronica comunicati dall'Agenzia delle Entrate.
I conti sono presto fatti, l’ottimismo è smentito dai numeri: è la conclusione dell'Anc nel comunicato stampa del 21 gennaio 2019.
I 34 milioni di fatture elettroniche trasmesse da oltre 600 mila operatori con una percentuale di scarto del 5,6%, possono far pensare che l’operazione fattura elettronica, a due settimane dal suo debutto, stia procedendo ormai spedita e senza intoppi, quando invece, purtroppo, sono innumerevoli i disagi che continuano a gravare su professionisti e imprese, a causa dei disservizi sia della piattaforma pubblica sia di quelle private.
I numeri dell'Agenzia dicono che la media degli invii è di circa 2 milioni di fatture al giorno, ma la platea dei soggetti tenuti ad emettere la fattura elettronica è formata, al netto delle categorie esentate, da oltre 4 milioni di contribuenti: dunque sono molti coloro che, pur avendo l’obbligo della fatturazione elettronica, praticamente non stanno emettendo fatture.
Il Presidente Cuchel spiega: “Il dato medio di 0,5 fatture al giorno per singolo contribuente è a nostro avviso allarmante, la prova che non sono pochi i soggetti economici, multinazionali comprese, che decidono di non emettere fattura, vuoi perché non ancora adeguatamente attrezzati, vuoi perché non intenzionati a rispettare l’obbligo a fronte degli adempimenti imposti dalle nuove procedure...Il sistema messo in piedi è tutt’altro che semplice, le criticità che si registrano continuano ad essere troppe e se pensiamo che con la fine del mese si registrerà verosimilmente un sensibile aumento della mole degli invii, appaiono oltremodo fondate e giustificate le preoccupazioni di tanti professionisti e imprese, preoccupazioni alle quali l’Associazione Nazionale Commercialisti non smetterà di dare voce.”.
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