Esonero contributivo totale per l'azienda che assume ricercatori

Pubblicato il 01 marzo 2023

Esonero contributivo totale per l'assunzione, a tempo indeterminato, di dottori di ricerca. E' quanto prevede il decreto PNRR n. 13/2023, a far data dal 1° gennaio 2024.

La nuova agevolazione contributiva, in attuazione degli obiettivi del PNRR, mira a favorire la promozione dei cd. dottorati innovativi e l'occupazione di profili altamente qualificati e specializzati post laurea nelle imprese sul territorio nazionale.

Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio come funziona l'incentivo contributivo, in attesa di leggere i contenuti del decreto interministeriale attuativo, in via di emanazione.

Dottorati di ricerca: obiettivi del PNRR e novità del decreto legge

Il numero di dottorati di ricerca conseguiti in Italia è tra i più bassi nella UE e in costante riduzione negli ultimi anni. Secondo le statistiche Eurostat, in Italia solo 1 persona su 1.000 nella fascia di età da 25 a 34 anni completa ogni anno un corso di dottorato, rispetto a una media UE di 1,5 (2,1 in Germania). Secondo l'ISTAT, inoltre, quasi il 20% delle persone che completano ogni anno un dottorato di ricerca si trasferisce all'estero.

Sono i preoccupanti dati ufficiali alla base delle nuove azioni di politica attiva del lavoro a favore dei ricercatori precari.

In tale ottica e in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, investimento 3.3 della Missione 4, Componente 2, l'articolo 26 del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, in vigore dal 25 febbraio 2023, introduce un nuovo incentivo contributivo all’assunzione di dottori di ricerca da parte delle imprese.

Il decreto legge citato, che, si ricorda, reca disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonchè per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 24 febbraio 2023 e deve essere ora convertito in legge dal Parlamento.

Dottorati di ricerca: come funziona il nuovo incentivo contributivo

La nuova agevolazione contributiva è riconosciuta a favore delle imprese che partecipano al finanziamento delle borse di dottorato innovativo.

L'investimento 3.3. della Missione 4, Componente 2 prevede l'introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese, con l'obiettivo di potenziare competenze di alto profilo, in modo particolare nelle aree delle Key Enabling Technologies.

Tali imprese possono fruire dell'esonero totale dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL.

NOTA BENE: L'esonero contributivo è concesso nel limite massimo di importo pari a 3.750 euro annui, da riparametrare e applicare su base mensile, per un periodo massimo di 24 mesi e pertanto fino ad un tetto massimo di 7.500 euro a ricercatore.

È agevolabile solo l'assunzione a tempo indeterminato di unità di personale:

L'impresa può fare richiesta del beneficio nel limite massimo di 2 posizioni attivate a tempo indeterminato per ciascuna borsa di dottorato finanziata, nel rispetto:

1) del limite massimo di importo pari a 7.500 euro per ciascun ricercatore assunto a tempo indeterminato;

2) del limite massimo di spesa complessiva di 150 milioni di euro per il periodo 2024-2026;

3) nei limiti previsti dai regolamenti (UE) n. 1407/2013 e n. 1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativi all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti «de minimis».

Come detto in precedenza, l'esonero è riconosciuto per un periodo massimo di 24 mesi e decorre dal 1° gennaio 2024. Non può essere concesso oltre il 31 dicembre 2026.

L'esonero non influisce sulle prestazioni pensionistiche in quanto il legislatore prevede che resta ferma l'aliquota di computo delle stesse.

Dottorati di ricerca: prossimi step per l'incentivo contributivo

La nuova agevolazione non è ad oggi operativa. A tal fine si deve attendere l'emanazione di un decreto attuativo del Ministro dell'università e della ricerca, adottato di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze e con il Ministro del Lavoro, entro 90 giorni dall'entrata in vigore (25 febbraio 2023) del decreto-legge n. 13/2023.

Al decreto interministeriale è affidato il compito di disciplinare le modalità di riconoscimento del beneficio contributivo.

Al decreto faranno seguito le istruzioni dell'INPS.

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