E’ stata approvata, il 28 agosto 2018, l’annunciata delibera con cui la Giunta regionale della Sicilia ha varato un atto di indirizzo in tema di equo compenso dei professionisti.
Nella deliberazione n. 301/2018, recante “Atto di indirizzo per gli Assessorati regionali e gli Enti sottoposti a vigilanza e/o controllo in materia di acquisizione dei servizi professionali ed equo compenso”, è stato previsto che i compensi per i servizi professionali siano determinati nel rispetto della Legge n. 172/2017, normativa che, per la valutazione dell’equità dei compensi pattuiti, fa riferimento ai decreti ministeriali con i parametri da utilizzare nella liquidazione dei compensi da parte degli organi giurisdizionali.
Detti ultimi compensi - viene altresì previsto - dovranno essere utilizzati anche quale criterio o base di riferimento per determinare l’importo di base delle gare pubbliche.
Si sancisce, altresì, che non possono essere fissati criteri di valutazione delle offerte “potenzialmente idonei ad alterare l’equilibrio tra le prestazioni professionali da effettuare ed il compenso stabilito” (ad esempio con la previsione di servizi aggiuntivi a titolo gratuito) e che, nella predisposizione dei contratti, vada evitato l’inserimento di clausole “vessatorie” ex articolo 13 bis della Legge n. 247/2012. Alla delibera dovranno dare piena attuazione i dirigenti delle Strutture dell’Amministrazione regionale.
Come detto, il provvedimento era stato annunciato ad inizio agosto dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nel corso di un incontro tenuto con alcuni rappresentanti delle categorie professionali.
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