Equitalia: efficienza in cinque mosse

Pubblicato il 25 febbraio 2016

Nel corso dell'audizione del 24 febbraio 2016 in Commissione di Vigilanza sull'Anagrafe tributaria, l'amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, ha illustrato il piano di azione per migliorare l'efficienza dell'agente pubblico della riscossione.

Nelle risposte offerte dall'Ad a deputati e senatori emerge l'intenzione di far crescere l'efficienza complessiva del sistema di Equitalia attraverso cinque mosse, che spaziano dal migliore utilizzo delle banche dati ad un uso più puntuale della PEC, fino ad un fruibilità “in forma massiva e a cadenze ravvicinate” delle informazioni finanziarie dei debitori.

Il punto sui cui Ruffini, nel corso dell'audizione del 24 febbraio 2016, si è soffermato maggiormente è quello di disporre di banche dati accessibili e aggiornate, rimarcando come “i due elementi fondamentali della riscossione sono informazione e tempo”.

Informazione tempestiva con banche dati che dialogano tra loro

L'efficacia e la tempestività dell'attività di riscossione, infatti presuppongono la bontà e la pronta reperibilità delle informazioni necessarie per espletare correttamente la delicata fase di notifica delle cartelle e degli altri atti esattoriali.

Inoltre, un'anagrafe aggiornata e puntualmente arricchita di informazioni sul patrimonio dei debitori iscritti a ruolo consente anche di attivare con correttezza ed efficacia le azioni cautelari ed esecutive, nell'eventuale successiva fase del recupero coattivo.

A tal fine, particolarmente importante è risultata l'unificazione dei sistemi informativi del Gruppo, data la varietà e disomogeneità delle soluzioni e delle tecnologie in uso presso le società concessionarie private.

L'introduzione del sistema unico della riscossione ha consentito l'accentramento sia delle infrastrutture che delle attività logiche di gestione delle informazioni e degli strumenti tecnologici utilizzati a tal fine, con evidenti riduzioni di costi e miglioramenti dei processi di riscossione.

Richiesta accesso anagrafe dei conti

Per la buona riuscita dell'operato di Equitalia, Ruffini ha poi richiesto un accesso all’Anagrafe dei conti anche per il Gruppo, al fine di poter agire conoscendo la situazione finanziaria del debitore quasi in tempo reale.

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