Il 2016 appena iniziato si preannuncia come un “anno straordinario” per l'Agenzia delle Entrate e i numeri ne sono una viva testimonianza: 500 mila sono gli atti da accertamento da concludere entro fine anno, rispetto alle 129mila istanze di voluntary disclosure presentate; 4.500 le istanze pervenute agli uffici dalle imprese per accedere al regime fiscale di privilegio del patent box, che devono essere gestite; 65mila le lettere inviate ai contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione Iva 2014 e che, invece, avrebbero dovuto farlo.
Numeri questi significativi che, in un certo modo, preoccupano il direttore dell'Agenzia, Rossella Orlandi, intervenuta all’annuale convegno organizzato da Assolombarda e Assonime per fare il punto sulle “novità fiscali per le imprese”.
In un commento a margine dell'incontro, il numero uno delle Entrate ha dichiarato: “sarebbe assurdo non essere preoccupati, perché sarebbe evidentemente frutto di una non sufficiente responsabilità (…), i numeri sono veramente significativi e al di là delle previsioni e questo comporta un problema organizzativo. Stiamo cercando di affrontarlo nel modo migliore, attraverso il potenziamento degli uffici dedicati”.
Oltre a trattarsi di numeri rilevanti, è evidente che si tratta anche di pratiche piuttosto complesse (si veda la VD e il patent box), che non possono essere trattate in modo burocratico e che richiedono, dunque, una elevata professionalità non sempre facile da reperire.
L'obiettivo dell'Amministrazione finanziaria è quello di far fronte a tali “attività straordinarie” nel modo migliore possibile senza però fare in modo che ciò influisca negativamente sui servizi ai contribuenti erogati day-by-day e sui controlli. La lotta all'evasione fiscale rimane sempre uno dei fini principali perchè - ha detto la Orlandi rivolgendosi agli imprenditori - “ammettere l'evasione, significa legittimare la concorrenza sleale di imprese che non rispettano le regole e portano via lavoro e sviluppo”.
Sull'invio dei dati sanitari da includere nel modello 730 precompilato, in scadenza il prossimo 1° febbraio, il Direttore ricorda la richiesta di proroga pervenuta con molta enfasi dai commercialisti e, a tal proposito, conferma che si tratta di un'ipotesi che si sta valutando, per la quale sarebbe però necessario un intervento del Mef.
L'Agenzia delle Entrate si dice, poi, impegnata anche sul fronte dell'abuso del diritto. La Orlandi anticipa che entro fine mese dovrebbe essere divulgata una apposita circolare. Sul documento di prassi si sta lavorando già da due/tre mesi insieme con le associazioni di categoria e, a parte gli ultimi ritocchi, mancherebbe la firma finale. Su questo documento si sta meditando molto, dovendo divenire lo strumento in grado di tener conto di tutte le osservazioni e rispondere alle varie incertezze e dubbi.
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