Enpacl: possibile sanare il debito contributivo con sanzioni ridotte

Pubblicato il 07 gennaio 2014 Dopo la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” del 26 novembre 2013 del Regolamento di previdenza e assistenza proposto dal Consiglio di amministrazione dell’Enpacl, poi approvato anche dall’assemblea dei delegati, prende il via l’occasione offerta dall’Ente ai propri iscritti, che hanno debiti contributivi dovuti sino all’anno 2012, di poter sanare la propria posizione assicurativa con una riduzione delle sanzioni.

Dunque, i consulenti del lavoro debitori nei confronti della Cassa di previdenza, oltre a quelli non più iscritti e ai loro eredi, possono inoltrare fino al 24 aprile 2014 una domanda esplicita con cui dichiarano di volersi ravvedere alle condizioni di favore offerte. Scaduto tale termine, l’Ente riprenderà la normale procedura di recupero dei crediti contributivi.

L’opportunità è offerta anche a coloro che hanno già in corso una rateazione dei propri debiti contributivi: per tali soggetti la riduzione delle sanzioni viene applicata d’ufficio ed è onere della Cassa calcolare la riduzione delle sanzioni per la parte residua del debito contributivo. Al consulente del lavoro spetterà solo di decidere se pagare l’importo dovuto in un’unica soluzione o in un numero massimo di sessanta rate mensili.

Le percentuali di riduzione delle sanzioni sono le seguenti:

50% per le annualità di contribuzione fino al 31 dicembre 2006;
70% per le annualità dal 2007 e fino al 31 dicembre 2012.

Nel caso in cui il debito residuo, al lordo della riduzione delle sanzioni, risulti pari o superiore a 2mila euro, si può richiedere la rateazione con durata massima del piano di rientro del debito pari a sessanta rate mensili.

Sul sito web dell’Enpacl sono a disposizione le istruzioni per accedere alla procedura telematica.
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