Enpacl: dirottare sulla previdenza integrativa
Pubblicato il 25 novembre 2011
In una lettera agli associati, l’Enpacl (ente di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro) avvisa che in futuro la pensione di base che l'ente erogherà potrebbe non garantire il tenore di vita da professionista. Consiglia di sfruttare la previdenza integrativa di categoria, istituita di recente, denominata «contribuzione modulare». E’ disponibile un apposito portale web - http://modulare.enpacl.it/ - che offre maggiori informazioni, effettua simulazioni pensionistiche personalizzate ed è anche valido mezzo per la presentazione della domanda di ammissione al versamento.
E’ un vantaggio poiché offre flessibilità al consulente del lavoro, che può decidere anno dopo anno se aggiungere moduli contributivi e stabilirne la relativa entità, in funzione della propria capacità di risparmio.
E’ inoltre conveniente, poiché al vantaggio previdenziale si aggiunge quello fiscale: i contributi versati facoltativamente alla forma di previdenza obbligatoria presso la quale si è iscritti sono integralmente deducibili, non valendo il limite dei 5 mila euro della previdenza complementare (articolo 10, lettera e) del Tuir, come modificato dall'articolo 13 del dlgs n. 47/2000).