Edilizia, i contratti fai-da-te portano al reverse charge

Pubblicato il 19 ottobre 2007

Con la risoluzione n. 295 diffusa ieri, l’agenzia delle Entrate ha stabilito che il contratto di “avvalimento” che non rispetta lo schema tipico configurato dal legislatore Ue e da quello nazionale è assimilabile ad un subappalto. In questo caso, dunque, le prestazioni collegate per un intervento su immobili devono essere assoggettate ad Iva con il meccanismo del reverse charge. L’Agenzia ha chiarito che il contratto di avvalimento prevede che un’impresa possa fare affidamento sulle capacità tecnico-economiche di un’altra impresa, con lo scopo di rispettare le condizioni richieste da una gara d’appalto alla quale altrimenti non potrebbe partecipare. Poiché alla gara ha partecipato solo la prima società, che aveva tutti i requisiti previsti dal bando, il contratto tra le due società si configura come un contratto di subappalto che ha per oggetto prestazioni edili e deve essere assoggettato all’Iva con il reverse charge.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Assegno di inclusione e tirocini sociali: cosa fare per evitare la sospensione dell'indennità

04/10/2024

CCNL Assicurazioni - Agenzie generali Italia spa Anagina - Stesura del 10/7/2024

04/10/2024

Assicurazioni Agenzie generali Anagina. Rinnovo

04/10/2024

Applicazione Direttiva DAC 7 in Italia: chiarimenti su definizione di “piattaforma” e “venditore”

04/10/2024

Programma nazionale giovani, donne e lavoro: on line il nuovo sito

04/10/2024

Patente a crediti: come sono punite le irregolarità?

04/10/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy