Rifinanziato il Bando MiSE a favore delle micro e Pmi che operano sull’intero territorio nazionale e che vogliono investire in innovazione e sostenibilità.
È stato pubblicato in GU il nuovo decreto del Ministero dello sviluppo economico del 28 giugno 2022 che destina ulteriori risorse finanziarie al sostegno della misura di cui al decreto 10 febbraio 2022, recante l'istituzione di un regime di aiuto per il sostegno, nell'intero territorio nazionale, di investimenti innovativi e sostenibili proposti da micro, piccole e medie imprese, volti a favorire, in particolare, la trasformazione tecnologica e digitale, la transizione verso il paradigma dell'economia circolare e la sostenibilità energetica.
Lo stanziamento integrativo ammonta a 131 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai precedenti 678 milioni di euro già stanziati dal suddetto decreto MiSE 10 febbraio 2022.
Le nuove risorse sono predisposte a valere sulle risorse dell’Asse VI – Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di Covid 19 e delle sue conseguenze sociali.
Infatti, l'obiettivo della misura è quello di contribuire a superare la contrazione indotta dalla crisi pandemica attraverso investimenti agevolati volti a realizzare una nuova unità produttiva o ad ampliare/diversificare la produzione di un'impresa esistente.
Un nuovo regime di aiuto a favore di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili volti a realizzare la trasformazione tecnologica e digitale dell'impresa: lo prevede il bando del ministero dello Sviluppo Economico articolato nel decreto del 10 febbraio 2022 (in G.U. n. 78 del 2 aprile 2022).
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a euro 677.875.519,57 di cui:
euro 250.207.123,57 per le Regioni del centro-nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento);
euro 427.668.396,00 per le Regioni del mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Destinatarie degli aiuti sono le Pmi ossia le imprese di micro, piccola e media dimensione, come definite dalla raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003, dal decreto MiSE 6/5/2003 e dal regolamento GBER, allegato I.
I programmi da inoltrare devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, attraverso l'utilizzo delle tecnologie in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell'impresa proponente.
Saranno valorizzati sulla base di indicatori di sostenibilità dedicati i programmi volti:
N.B. I programmi devono essere inerenti alle seguenti attività economiche:
a) attività manifatturiere;
b) attività di servizi alle imprese.
Inoltre, i programmi devono essere realizzati presso un’unità produttiva situata in Italia e nella disponibilità dell'impresa alla data di presentazione della domanda di agevolazione; altresì, devono essere avviati successivamente a questa. Deve essere previsto un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Il decreto MiSE del 10 febbraio 2022 stabilisce che rientrano nelle agevolazioni le spese sostenute per
Le agevolazioni consistono in un contributo in conto impianti a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in base al territorio di realizzazione dell'investimento e della dimensione dell’impresa.
Sommariamente, si va dal 25 al 65% delle spese ammissibili.
La misura, infatti, concede contributi modulati in percentuali diverse a seconda della zona di provenienza del soggetto richiedente.
Nel dettaglio, il contributo in conto impianti viene concesso:
a) per gli investimenti ricadenti in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia fino al 60% delle spese per micro e piccole imprese e al 50% per medie imprese;
b) per gli investimenti ricadenti in Basilicata, Molise e Sardegna fino al 50% delle spese per micro e piccole imprese e al 40% per medie imprese;
c) per investimenti ricadenti nelle altre regioni fino al 35% delle spese per le micro e piccole imprese e al 25% per le medie imprese.
Il riconoscimento del contributo avverrà sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello; un successivo provvedimento disporrà termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione.
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