Due regimi per cessioni in corso al 1° marzo
Pubblicato il 17 aprile 2008
La commissione tributaria del Consiglio nazionale del notariato nello studio 17/2008/T offre un’interpretazione sull’estensione del regime del reverse charge. Nello specifico, la trattazione è sulla data spartiacque del 1° marzo 2008 a partire dalla quale sulle fatture emesse si applica la nuova disciplina del reverse charge disposta dalla Finanziaria 2008. Mentre, dal 1° ottobre 2007 il meccanismo dell’inversione contabile vale per le cessioni di fabbricati strumentali nelle quali l’Iva è stata resa applicabile per effetto dell’opzione esercitata dal cedente, dal 1° marzo 2008 è da applicare il reverse charge anche per le cessioni di fabbricati strumentali a cessionari che detraggono l’Iva in misura pari o inferiore al 25%. Il documento mette in luce la questione delle cessioni in corso al 1° marzo 2008 per le quali viene riepilogato che restano ferme le fatture emesse in regime di normale imponibilità Iva; mentre, invece, per le fatture da emettere dopo la data confine il cedente indicherà in fattura l’Iva con l’aliquota zero e l’acquirente procederà alla materiale aggiunta dell’aliquota Iva e dell’importo dell’imposta dovuta.