Doppia condanna in caso di falso in gara di appalto

Pubblicato il 17 aprile 2012 Nel caso di illegittima aggiudicazione di appalto, la condanna riguarda sia il legale rappresentante che la società.

Per partecipare ad una gara di appalto, il legale rappresentante di una società attestava falsamente, con atto notorio destinato ad ente pubblico, il regolare versamento di contributi ed imposte, ottenendo l'appalto. A fronte della rilevazione della falsità della dichiarazione, il rappresentante veniva condannato per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) e per truffa (art. 640 c.p.), mentre la società veniva condannata, secondo il decreto legislativo n. 231/2001, per non aver predisposto idonei modelli organizzativi che prevenissero la violazione commessa.

La Corte di Cassazione ha confermato le condanne con la sentenza n. 14359, depositata il 16 aprile 2012, poiché si tratta di illegittima aggiudicazione di appalto.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

GOL 2024-2025: riparto risorse terza e quarta quota

07/04/2025

Cessioni del quinto, cosa cambia dal 1° aprile

07/04/2025

Sicurezza e ordine pubblico: via libera del Governo al Decreto Legge

07/04/2025

Direttiva “Stop the clock”: più tempo per sostenibilità e due diligence

07/04/2025

Riforma accise 2025: debutta la qualifica SOAC

07/04/2025

Incentivi per l’autoimpiego nei settori strategici: a quali imprese?

07/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy