Semaforo verde per la nuova misura anti-licenziamento. Dal 1° luglio 2021, infatti, le imprese della manifattura e dell’edilizia potranno utilizzare la CIGO senza pagare le addizionali, e senza poter licenziare mentre la usano. In alternativa, l’azienda che non voglia chiedere la CIG è libera di licenziare. Quindi, in poche parole, il Governo garantisce la cassa integrazione gratuita con l’impegno, però, da parte dell’azienda a non licenziare i propri dipendenti.
La novità rientra nel “Decreto Sostegni-bis”, firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
CIG gratuita dal 1° luglio 2021 in cambio dell’impegno da parte del datore di lavoro di non licenziare. Chiaramente le aziende che non intendono richiedere la CIG sono libere di procedere con il licenziamento dei dipendenti.
Quindi, dal 1° luglio 2021 non c’è più il divieto assoluto di licenziare, perché un’azienda che non richiede la cassa integrazione può farlo. Tutto ciò solo per industria e edilizia, mentre per i servizi il blocco dura fino a fine ottobre e la CIG gratuita fino a fine anno.
Dunque, fino al 30 giugno 2021 c’è cassa integrazione Covid-19 gratuita e divieto di licenziamento totale per tutte le aziende.
In assenza di questa misura, l’industria e l’edilizia sarebbero tornate alla normalità dal 1° luglio 2021, ossia userebbero la loro CIGO che ha un costo di funzionamento del 9%-15% della retribuzione e avrebbero la libertà di licenziare. L’intervento previsto è di garantire, invece, la CIG gratuita anche dopo il 1° luglio 2021 in cambio dell’impegno a non licenziare.
Diversamente da ora, quindi, dopo il 1° luglio 2021 non si tratterebbe più di un divieto assoluto di licenziamento ma di un forte incentivo a non farlo perché il ricorso alla CIG è gratuito per l’azienda.
Il Governo, dunque, ha cancellato la proposta del ministro Orlando di legare l’utilizzo della cassa Covid fino al 30 giugno 2021 ad altri 60 giorni di proroga del blocco dei licenziamenti (fino al 28 agosto 2021). Ma i sindacati continuano a chiedere di prorogare per tutti il blocco dei licenziamenti fino al 31 ottobre 2021.
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