Nel Decreto legge semplificazioni, che introduce disposizioni per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili, anche molti interventi in materia di lavoro e di previdenza.
Sono prorogati gli ammortizzatori sociali per il 2018 e 2019 per le imprese con più di 100 dipendenti che si trovano ad affrontare una crisi occupazionale (12 mesi per riorganizzazione aziendale e sei mesi per il caso di crisi).
Per quanto riguarda, invece, la mobilità in deroga, il trattamento è concesso per un anno ai lavoratori che hanno cessato o cessano la mobilità ordinaria o in deroga dal 22 novembre 2017 al 31 dicembre 2018 a condizione che siano applicate misure di politica attiva. Si applica anche ai lavoratori dell’area di Termini Imerese e Gela che godono di tale trattamento dal 2016
Tra le altre misure in ambito lavoristico, il Dl semplificazioni prevede anche la riforma della governance dell’Agenzia nazionale per il lavoro (ANPAL) e l’abolizione del libro unico del lavoro telematico.
Riguardo a quest’ultimo è da notare come il testo del decreto abbia accolto una richiesta di semplificazione amministrativa avanzata da tempo dai Consulenti del lavoro.
È stato, infatti, abrogato l’articolo 15 del Dlgs n. 151 del 2015, che prevedeva che a partire dal 1° gennaio 2019 il Libro unico del lavoro fosse tenuto in modalità telematica presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, demandando ad un decreto ministeriale (ancora non emanato) l’individuazione delle modalità tecniche ed organizzative della tenuta.
La procedura non è stata, però, avviata proprio per la difficoltà burocratica della sua realizzazione.
Ora, i Consulenti del lavoro esprimo soddisfazione per il risultato raggiunto. La Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, ha ribadito come: "a tal proposito la denominazione ´telematico´ non deve trarre in inganno. La nuova tenuta del Libro unico avrebbe, infatti, rappresentato un ulteriore aggravio di adempimenti per aziende e professionisti, a cui il Ministro Di Maio ha posto rimedio”.
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