Nel panorama legislativo attuale, la prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo resta una priorità per le autorità europee e nazionali.
Le disposizioni unionali e nazionali hanno introdotto un sistema di controllo rigoroso per la movimentazione transfrontaliera di denaro contante da parte delle persone fisiche. Questo sistema è essenziale per monitorare flussi finanziari significativi che possono nascondere attività illecite.
L’attuale normativa richiede che ogni persona fisica che trasporti un importo pari o superiore a 10.000 euro, o il suo controvalore in altre valute, debba presentare una dichiarazione doganale specifica al primo ufficio di confine, sia entrando che uscendo dall'Unione Europea o dal territorio nazionale.
Le informazioni acquisite tramite queste dichiarazioni sono importanti per l'analisi dei rischi e per l'attivazione dei controlli appropriati.
Le direttive attuali hanno suscitato dubbi interpretativi relativi a vari aspetti delle normative vigenti.
Alcune delle questioni principali attengono a:
Le risposte a questi interrogativi sono essenziali per uniformare l'azione amministrativa e garantire un trattamento equo a tutti i soggetti coinvolti.
Gli argomenti sono trattati nella circolare n. 12 del 7 maggio 2024 dell'Agenzia delle Dogane.
Nell'ambito delle normative europee e italiane, la definizione di "denaro contante" abbraccia diverse forme di valuta e strumenti finanziari.
In base al Regolamento (UE) 2018/1672 fanno parte del denaro contante:
NOTA BENE: Per le carte prepagate attualmente non vi è l'obbligo di dichiarazione a causa dell'assenza di un atto delegato specifico che le includa formalmente nella categoria di denaro contante per i controlli doganali.
La normativa italiana, in particolare l'art. 1, comma 1, lett. c) del D.lgs. n. 195/2008, specifica che rientrano nel concetto di denaro contante:
ATTENZIONE: L'oro da investimento e le monete non aventi corso legale, sebbene possano essere scambiati, non rientrano attualmente negli obblighi dichiarativi secondo la normativa italiana, a meno che non vengano specificamente rinvenuti in contesti che suggeriscano altre condotte illecite.
I viaggiatori che trasportano denaro contante o equivalenti devono essere consapevoli di queste definizioni per evitare sanzioni o complicazioni legali al momento della dichiarazione doganale.
Nell'ambito del trasporto di oro da investimento, sia all'interno che all'esterno dell'Unione Europea, esistono norme specifiche che regolano le movimentazioni di valore pari o superiore a 12.500 euro.
La legislazione italiana, tramite la Legge n. 7/2000 e il Provvedimento dell'UIF del 14 luglio 2000, impone precisi obblighi dichiarativi:
Il fenomeno del frazionamento elusivo, noto anche come "smurfing", viene adottato per eludere gli obblighi dichiarativi associati al trasporto di somme superiori alla soglia di 10.000 euro attraverso le frontiere.
Si distinguono due modalità principali di frazionamento:
La giurisprudenza ha frequentemente sottolineato che il frazionamento artificioso di una somma non compromette l'unicità dell'operazione se l'intento è chiaramente elusivo. L'obiettivo delle normative è prevenire l'introduzione di proventi derivanti da attività illecite nel sistema economico e finanziario, monitorando e controllando efficacemente i movimenti transfrontalieri di denaro contante.
Per determinare l'unicità dell'operazione e applicare eventuali sanzioni, il personale preposto ai controlli può utilizzare le dichiarazioni rilasciate dai soggetti e gli elementi informativi raccolti, sia direttamente che indirettamente, attraverso altre autorità. In assenza di prove che attestino il frazionamento elusivo, non si procederà con la contestazione della violazione degli obblighi dichiarativi.
Nei termini per la contestazione delle violazioni di norme valutarie, delineati dal D.lgs. n. 195/2008 e dal D.P.R. n. 148/1988, è stabilito che l'atto di contestazione deve essere consegnato immediatamente all'interessato. Se ciò non è possibile, la notifica deve avvenire ai sensi dell'art. 14 della L. n. 689/1981 e cioè:
Per l’accertamento delle infrazioni valutarie ex post, il termine di notifica (90 giorni ovvero 360 giorni) deve farsi decorrere dal momento in cui l’autorità competente per l’accertamento della violazione valutaria acquisisce effettivamente le informazioni necessarie per dedurre che una violazione sia avvenuta.
Si riportano alcune Faq per fornire informazioni in modo rapido e comprensibile.
1. Che cos'è una dichiarazione doganale? | La dichiarazione doganale è un documento ufficiale che deve essere presentato alle autorità doganali quando si trasportano merci o valori monetari superiori a una certa soglia attraverso le frontiere internazionali. Questa dichiarazione aiuta le autorità a controllare il movimento di beni e prevenire il riciclaggio di denaro e altre attività illecite. |
2. Qual è la soglia di importo che richiede una dichiarazione doganale per il denaro contante? | Per il denaro contante, è necessaria una dichiarazione se si trasportano €10.000 o più, sia in entrata che in uscita dall'Unione Europea o dall'Italia. |
3. Devo dichiarare l'oro da investimento quando attraverso la frontiera? | Sì, l'oro da investimento deve essere dichiarato se il valore trasportato è pari o superiore a €12.500. La dichiarazione deve essere fatta sia per l'oro che entra che esce dal territorio nazionale o dell'UE |
4. Cosa succede se non presento una dichiarazione doganale quando necessario? | La mancata presentazione di una dichiarazione doganale può portare a sanzioni amministrative, inclusa una possibile multa o il sequestro dei beni. Le sanzioni variano a seconda del valore del bene non dichiarato e delle leggi specifiche violate. |
5. Come posso compilare una dichiarazione doganale? | La dichiarazione doganale può essere compilata presso l'ufficio doganale al punto di ingresso o di uscita. In molti casi, è possibile anche compilare la dichiarazione online attraverso i portali forniti dalle autorità doganali, prima di intraprendere il viaggio. |
6. Quali documenti sono necessari per compilare una dichiarazione doganale? | Generalmente, sono richiesti una prova di identità (come un passaporto o una carta d'identità), documentazione che dettaglia il valore e la natura dei beni trasportati, e, in alcuni casi, documenti che giustifichino l'origine e la destinazione dei fondi o dei beni. |
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
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