Continua il dialogo, in un contesto di disponibilità e reciproco interesse, tra Consiglio nazionale dei commercialisti ed Agenzia delle Entrate per trovare soluzione alle problematiche più urgenti rilevate dalla categoria.
Nell’informativa n. 94 del 10 ottobre 2022 vengono riepilogati i temi affrontati nell’incontro del 6 ottobre.
E’ stata nuovamente posta all’attenzione del Fisco la necessità di rendere più semplice l’autodichiarazione aiuti di Stato che, dopo la proroga concessa, deve essere inviata entro il 30 novembre prossimo.
Sul punto, viene ribadito che lo snellimento potrebbero riguardare soprattutto le casistiche maggioritarie in cui le informazioni degli aiuti di Stato già sono nella disponibilità delle Entrate. L’Agenzia ha affermato che sta affrontando la questione e valutando, con la maggiore rapidità possibile, la fattibilità di quanto chiesto anche in considerazione della complessa normativa unionale.
Altro punto di rilevante importanza discusso è quello del credito di imposta Ricerca e Sviluppo, che rischia di diventare un enorme contenzioso tra imprese beneficiarie e amministrazione finanziaria per interpretazioni, successive alla norma, lesive dei comportamenti posti in atto dalle imprese.
Anche in questo caso, è stata registrata un’assoluta disponibilità all’ascolto e al confronto da parte dei dirigenti dell’Agenzia: ora saranno gli uffici competenti a valutare in che modo le osservazioni del Cndcec possano essere accolte.
Sul piatto anche il regime transitorio di tassazione degli utili distribuiti dalle società di capitali; secondo i commercialisti, con la risposta n. 454/2022 è stata data una interpretazione più restrittiva rispetto alla norma. Infatti, questa parla di utili deliberati e non del relativo pagamento dell’imposta sostitutiva entro il 31 dicembre 2022.
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