Deleghe, Registro elettronico. Videoforum, chiarimenti dall’Agenzia

Pubblicato il 13 novembre 2018

Al videoforum online sull’e-fattura, organizzato dal Sole 24 Ore, hanno partecipato il consigliere delegato all’innovazione e organizzazione degli studi professionali del Cndcec, Maurizio Grosso, ed il vicepresidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Sergio Giorgini.

Gestione massiva, deleghe con registro elettronico

L'occasione di dialogo ha portato buone nuove:

Su quest'ultimo punto, le Entrate precisano che il professionista potrà trasmettere in via massiva o puntuale i dati essenziali per l'attivazione, annotando gli stessi con data 5 novembre sul registro cronologico.

Dunque, gli intermediari non dovranno acquisire nuovamente la delega del cliente utilizzando la nuova modulistica e sono autorizzati all'invio massivo o puntuale senza recarsi fisicamente presso gli uffici.

Il professionista, comunque, dovrà numerare e annotare, con data 5 novembre 2018, nell'apposito registro cronologico le deleghe acquisite e sottoscritte sulla precedente modulistica - indicando numero progressivo, data della delega o della revoca, codice fiscale e dati anagrafici del delegante, estremi del documento di identità – e conservare l'originale delle deleghe e la documentazione a supporto, anche elettronicamente, presso la propria sede.

Se il modulo preesistente è depositato presso un ufficio, nel registro cronologico potrà essere riportata l'annotazione del nome dell'ufficio e del numero di protocollo della ricevuta da cui risulta che il modulo in originale è conservato presso l'ufficio dove è stato presentato.

Fatturazione elettronica al via, rimediare alle criticità

I rappresentanti degli Ordini hanno ribadito i nodi dell'obbligo della fatturazione elettronica e i rischi dell'introduzione dello stesso dal 2019 per gli operatori di minori dimensioni. Per rimediare servono, secondo i professionisti, interventi legislativi nei provvedimenti in corso di approvazione parlamentare.

Le indicazioni dell'Agenzia, al riguardo, sono arrivate nella tavola rotonda finale.

Tra le risposte: per le fatture ricevute da un soggetto passivo Iva che rientra nel regime forfettario o di vantaggio, a partire dal 1° gennaio 2019, non sussisterà più l’obbligo di comunicazione spesometro, adempimento che sarà abrogato proprio dal 2019.

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