Pubblicato in “Gazzetta Ufficiale” n. 250 del 24 ottobre 2019, il decreto legge n. 123 del 24 ottobre 2019, cosiddetto decreto terremoto.
Il provvedimento reca “Disposizioni urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici”.
Obbiettivo del Governo è quello di garantire continuità agli interventi di ricostruzione avviati nelle zone del Centro Italia colpite dagli eventi sismici verificatisi negli anni 2016 e 2017.
Il decreto 123/2019 interviene, dunque, su più fronti:
stanzia ulteriori risorse finanziarie pari a 380 milioni di euro per il 2019 e 345 milioni di euro per gli interventi da fare nel 2020;
proroga fino al 31 dicembre 2020 lo stato d'emergenza previsto dal Dl n. 189/2016, convertito con modificazioni dalla L. 229/2016, dichiarato in conseguenza del sisma che ha colpito i territori delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo;
introduce ulteriori interventi urgenti per l’accelerazione e il completamento degli interventi per la riparazione e la ricostruzione degli immobili;
assicura l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi negli anni 2016 e 2017;
prevede misure anti-spopolamento, come l’estensione della misura Resto al Sud anche ai professionisti e under 46 del Centro Italia;
individua come prioritaria la ricostruzione delle scuole distrutte dal sisma, stabilendo che, qualora collocate nei centri storico, queste siano ricostruite esattamente dov'erano;
favorisce lo smaltimento delle macerie, prevedendo l’obbligo di aggiornamento da parte delle Regioni del piano per la gestione delle macerie e dei rifiuti, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2019, al fine di individuare nuovi siti di stoccaggio temporaneo;
prevede la riduzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla c.d. "busta paga pesante", ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi dall'agosto del 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%.
Le disposizioni del provvedimento entrano in vigore dal 25 ottobre 2019, giorno successivo alla loro pubblicazione ufficiale.
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