Prosegue il percorso normativo di attuazione della Direttiva sulla riduzione dell’impatto dei prodotti di plastica nell’ambiente. Dopo il decreto legislativo n. 196/2021, in vigore dal 14 gennaio 2022, sta prendendo forma un altro provvedimento finalizzato a dare attuazione al nuovo incentivo per chi abbandona la plastica monouso.
Si tratta di un credito d’imposta al 20%, pari ad un bonus fino a 10mila euro, per le imprese che dicono addio alla plastica monouso, a partire da quella per alimenti, optando per prodotti riutilizzabili, biodegradabili o compostabili.
Il nuovo provvedimento interministeriale, che regola l’incentivo, è stato firmato dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, di concerto con quello delle Imprese e Made in Italy e con quello dell’Economia e Finanze; il decreto rinominato “sostenibilità è, ora, al vaglio della Corte dei Conti per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento rende operativa l’agevolazione prevista dall’articolo 4, comma 7, del Decreto legislativo n. 196/2021, in recepimento della direttiva UE volta alla riduzione dell’impatto ambientale di prodotti in plastica.
A disposizione ci sono 9 milioni di euro
Il decreto interministeriale istituisce un credito d’imposta al 20% (nel limite massimo di 10mila euro) per le imprese che acquistano prodotti alternativi a quelli in plastica monouso, nel limite di 9 milioni di euro per coprire le annualità 2022, 2023 e 2024.
Il beneficio potrà essere richiesto dalle imprese, principalmente della ristorazione, che acquistano e utilizzano prodotti come, appunto, tazze, bicchieri e contenitori per alimenti in plastica.
E’ incentivato l’acquisto di prodotti realizzati con materiali riutilizzabili, biodegradabili o compostabili, che specificatamente sono elencati nella parte A e B dell’allegato al Dlgs 196/2021. Nello specifico, si tratta di prodotti destinati ad entrare a contatto con gli alimenti, come per esempio: tazze e bicchieri inclusi tappi e coperchi, contenitori per alimenti con o senza coperchio, piatti e posate, cannucce e bastoncini monouso, ecc..
NOTA BENE: Sono ammissibili le spese sostenute dal 14 gennaio 2022 al 31 dicembre 2024, certificate tramite apposita attestazione.
Sono, invece, escluse le spese per acquisto di prodotti non utilizzati internamente all’azienda, ma destinati a merce di rivendita.
Dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto, il rappresentante legale dell’impresa interessata e in possesso dei requisiti dovrà inviare un’apposita domanda utilizzando la piattaforma informatica che sarà messa a disposizione dal MASE sul proprio sito istituzionale.
Il contributo sarà poi concesso in forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione, erogato nei limiti delle risorse disponibili (3 milioni per ciascun anno), eventualmente riproporzionato in base alle richieste.
NOTA BENE: Le imprese richiedenti dovranno produrre anche un’apposita attestazione che certifichi le spese effettuate.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
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