Decreto sicurezza-bis approvato dal Consiglio dei ministri
Pubblicato il 12 giugno 2019
Nel corso della seduta del Consiglio dei ministri dell’11 giugno 2019 è stato approvato, tra gli altri provvedimenti, il testo del cosiddetto decreto “sicurezza bis”.
Il Decreto-legge, contenente disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica, si compone di 18 articoli, suddivisi in tre principali filoni:
- lotta all’immigrazione clandestina;
- potenziamento dell’efficacia dell’azione amministrativa a supporto delle politiche di sicurezza;
- contrasto alla violenza in occasione di manifestazioni sportive.
Lotta a immigrazione illegale
Per quanto riguarda le misure di contrasto all’immigrazione clandestina viene stabilito:
- sanzione amministrativa da un minimo di 10mila a un massimo di 50mila euro in caso di inosservanza da parte del comandante della nave dei divieti e delle limitazioni imposti e fatta salva l’applicabilità di eventuali sanzioni penali;
- confisca amministrativa con sequestro cautelare immediato del mezzo in caso di reiterazione della violazione, commessa con l’utilizzo della nave;
- attribuzione, al ministro dell’Interno, del potere di limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale per motivi di ordine e di sicurezza pubblica, ovvero quando, in un’ottica di prevenzione, ritenga necessario impedire il cosiddetto “passaggio pregiudizievole” o “non inoffensivo” di una specifica nave;
- estensione della disciplina delle intercettazioni preventive alle fattispecie associative realizzate al fine di favorire l’immigrazione clandestina;
- misure volte a sviluppare l’attività di cooperazione internazionale di polizia nel campo delle operazioni sotto copertura.
Potenziamento politiche di sicurezza
Per quanto riguarda le politiche di sicurezza viene previsto:
- un inasprimento delle sanzioni per chi, durante le manifestazioni in luogo pubblico e aperto al pubblico, contravviene al divieto di fare uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona;
- la previsione della reclusione da uno a quattro anni per chi, nel corso delle manifestazioni, utilizzi azzi, oggetti contundenti o gas;
- specifiche circostanze aggravanti per reati commessi nel corso delle manifestazioni quali violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità, e per le condotte di devastazione e saccheggio e di danneggiamento;
- incremento della durata del DASPO.
A seguire, si prevede l’assunzione di un contingente di personale, fino ad un massimo di 800 unità, con contratti a tempo determinato di durata annuale, al fine di velocizzare l’esecuzione di sentenze di condanna per reati anche gravi.
Misure contro la violenza durante gli eventi sportivi
Per finire, il provvedimento introduce novità volte al contrasto della violenza in occasione di partite ed eventi sportivi in genere, quali:
- l’estensione dell’applicabilità del fermo per l’indiziato di reati commessi in occasione o a causa delle manifestazioni sportive;
- l'arresto differito per determinati reati commessi in dette occasioni;
- l’inasprimento delle sanzioni previste nella lotta al fenomeno del “bagarinaggio”.