C’è il via libera della Camera - con 291 voti favorevoli e 207 voti contrari - alla questione di fiducia posta dal Governo sulla conversione in legge del Dl Semplificazioni (n. 76/2020).
Il testo approvato non contiene modifiche rispetto a quello ratificato dall’aula del Senato il 4 settembre scorso; nell’odierna mattinata dovrebbe arrivare il voto finale.
Scopo del provvedimento che si appresta a diventare definitivo è lo snellimento della burocrazia che rende complicati i rapporti con lo Stato da parte di imprese e contribuenti.
Il decreto contiene norme che vanno dagli appalti, all’edilizia, alla digitalizzazione delle procedure amministrative ed alla green economy. Ma nel corso del suo iter in Parlamento ha accolto nuove disposizioni (gli articoli sono passati da 65 a 97) tra cui modifiche al codice della strada e all’ambito universitario.
Rilevante ed attesa è la modifica dell’articolo 1 del Dl n. 76/2020: la proroga al 30 novembre 2020 del termine per la concessione dei contributi per i danni lievi riportati a causa del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016, in scadenza al 20 settembre.
Per l’attuazione delle norme presenti del Dl Semplificazioni, però, è necessario attendere l’emanazione di 64 decreti.
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