Si snellisce il processo di erogazione della CIGD. Nel “Decreto Rilancio”, firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il 13 maggio 2020, è stato annunciato che la CIG in deroga non passerà più dalle Regioni (motivi per cui si sono registrati molti ritardi nella liquidazione di tale ammortizzatore sociale) ma le imprese potranno rivolgersi direttamente all’INPS per velocizzare i tempi di erogazione. Per i periodi successivi alle prime nove settimane viene meno, dunque, la doppia autorizzazione Regione-INPS.
Inoltre, la CIGO per causale “COVID-19” sarà fruibile per una durata massima di nove settimane per i periodi compresi dal 23 febbraio al 31 agosto 2020. Ulteriori cinque settimane possono essere fruite per le sole aziende che abbiamo interamente utilizzato tutte e nove le settimane precedentemente concesse. Consumato anche questo periodo, se necessario, si potranno chiedere al massimo ulteriori quattro settimane di trattamento dal 1° settembre 2020 al 31 ottobre 2020.
Sono queste le novità in materia di cassa integrazione contenute nel “Decreto Rilancio”, che ora si appresta a compiere il suo iter legislativo. Ecco i dettagli.
Doppia sanatoria nell’ambito agricoltura. La prima riguarda gli occupati irregolari, da intendersi sia quelli totalmente in nero e sia quelli “in grigio” (cioè il cui rapporto di lavoro non è tutto dichiarato) e interessa sia lavoratori italiani che stranieri. In sostanza, per i datori di lavoro che dichiarano la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, sono sospesi i procedimenti sanzionatori anche di carattere finanziario, fiscale e previdenziale, nonché per ingresso e soggiorno illegale in Italia. Dopo la sottoscrizione del contratto di soggiorno e la comunicazione obbligatoria di assunzione è dichiarata l'estinzione dei reati e degli illeciti amministrativi.
La seconda sanatoria interessa solo gli stranieri ex lavoratori in Italia, ora disoccupati e residenti irregolarmente, cioè senza valido permesso di soggiorno. In tal caso è possibile regolarizzare il soggiorno in Italia richiedendo un permesso di sei mesi, se quello posseduto è scaduto dal 31 ottobre 2019. Le sanatorie di stranieri operano esclusivamente per i cittadini presenti in Italia dall'8 marzo 2020.
Prorogato il blocco dei licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e collettivo da 60 giorni a cinque mesi. Il datore di lavoro, che nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 17 marzo 2020 abbia proceduto al recesso del contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo, può revocarlo facendo contestualmente richiesta del trattamento di cassa in deroga decorrente dalla data in cui abbia avuto efficacia il licenziamento.
403 milioni di euro a fondo perduto dall’INAIL per tutte le imprese che devono sostenere, o che hanno sostenuto, spese per l’acquisto di apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, per i dispositivi di sanificazione degli ambienti o i sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio.
L’importo massimo concedibile è di:
Bonus 600 euro automatico anche per il mese di aprile per tutti coloro che hanno ricevuto l’indennità nel mese di marzo. Sono inclusi anche: gli stagionali diversi dal settore turismo, i lavoratori occasionali, gli intermittenti e i venditori a domicilio.
A maggio il bonus salirà a 1.000 euro ma i liberi professionisti titolari di partita Iva, non in pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, devono dimostrare di aver subito una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Rifinanziato anche il “Fondo per il reddito di ultima istanza” con 650 milioni di euro. Quindi anche i professionisti iscritti alle Casse di previdenza private riceveranno il bonus 600 euro per i mesi di aprile e maggio
Tutele anche per colf e badanti che, per i mesi di aprile e maggio 2020, riceveranno 500 euro se hanno un rapporto di lavoro in essere alla data del 23 febbraio 2020 e uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali.
Riproposti i congedi parentali in favore dei genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore a 12 anni, i quali potranno usufruire di un’astensione al lavoro fino ad un massimo di 30 giorni. L’indennità è pari al 50% della retribuzione.
In alternativa è consentito di cumulare il bonus baby-sitter da 600 euro del “Decreto Cura Italia” che diventa di 1.200 euro per chi non l’ha ancora ottenuto, da spendere anche per i centri estivi e i servizi integrativi all’infanzia.
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