Decreto dignità: stretta sul gioco d’azzardo, resta il redditometro

Pubblicato il 27 giugno 2018

Prende sempre più forma il “decreto dignità”, il primo provvedimento del nuovo Governo Conte, anche se resta ancora da sciogliere il nodo delle coperture.

Servono coperture per centinaia di milioni di euro, cosa che non fa escludere del tutto l’ipotesi di un ritorno del tema della “pace fiscale” per reperire le risorse necessarie.

Proprio il problema delle coperture finanziarie ha fatto sì che la bozza del decreto legge stia subendo continui ritocchi. Nell’ultima versione, infatti, compare ben delineato solo il capitolo fiscale, con i relativi titoli, mentre scompare l’ipotesi - prima avanzata - di una cancellazione del redditometro.

Il redditometro resta in vigore

L'abolizione del redditometro non era stata accompagnata da alcuna alternativa o contromisura. Si era deciso di eliminarlo solo perché, finora, l’Amministrazione finanziaria ne aveva fatto un uso davvero limitato. Ma, nella difficoltà di trovare coperture sufficienti per le misure fiscali più urgenti, al momento l’ipotesi di una sua soppressione viene accantonata, mentre sembra restare ferma la volontà di un rinvio al 31 dicembre dell'invio cumulato dei dati dello spesometro (la prossima scadenza in programma sarebbe settembre 2018).

Così, il pacchetto di misure che potrebbe approdare in CdM già domani sembra incentrarsi su tre grandi obiettivi di fondo:

Non da meno, poi, l’obiettivo di rinviare l’obbligo della fatturazione elettronica per i benzinai e quello di abolire lo staff leasing.

Stretta sul gioco d’azzardo: vietata qualsiasi forma di pubblicità

Per quanto riguarda il gioco d’azzardo, il nuovo Governo sembra fermo a volerlo ostacolare in tutti i modi, puntando su un divieto ferreo alla sua pubblicità.

Chi non rispetterà il divieto di pubblicità del gioco d'azzardo, infatti, verrà multato con una sanzione del 5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità (su qualunque mezzo: Tv, radio, giornali), e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, ad un importo minimo di 50.000 euro.

Gli incassi delle sanzioni andranno al Fondo per il contrasto al gioco d'azzardo patologico.

Restano le sanzioni da 100mila a 500mila euro previste dal decreto Balduzzi del 2012 per chi viola il divieto di spot durante spettacoli dedicati ai minori.

Tempi stretti per il decreto dignità

Il decreto dignità, così come appare ora delineato, ha tempi molto stretti. Esso dovrebbe essere varato entro sabato, se si vuole rispettare la scadenza tecnica utile ai fini della proroga dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica.

Pertanto, per non vanificare l’ultimo giorno utile per approvare la proroga dell’entrata in vigore della fattura elettronica per i benzinai, restano due opzioni:

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