Proposta l'abolizione degli obblighi di comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute per tutti i produttori agricoli che operano in regime di esenzione Iva (regime ex art. 34 comma 6 del DPR 633/72).
Entro oggi il Consiglio dei ministri dovrà decidere se blindare il decreto dignità (Dl 87/2018), che inizia l'iter parlamentare con la scia di 400 emendamenti.
Tra i correttivi che, approvati dalle Commissioni Finanze e Lavoro, saranno sottoposti al voto dell'Aula c'è quello sullo spesometro per i piccoli agricoltori, che prevede l'abolizione degli obblighi di comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute per tutti i produttori agricoli che operano in regime di esonero dal versamento dell’Iva e dagli obblighi di fatturazione, registrazione, liquidazione e dichiarazione annuale.
Di nuovo si tenta di togliere l'incombenza dell'invio a tutta la categoria esonerata dall'Iva: l’articolo 21 del decreto legge 78/2010 degli esenti Iva nel settore esclude solo i produttori agricoli situati nelle zone montane (articolo 9 del Dpr 601/1973).
In caso di approvazione durante la conversione del Dl, gli agricoltori minimi salteranno l'invio già a partire dalla prossima scadenza, settembre 2018 relativamente al primo semestre 2018.
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