Cambia il periodo di validità dell’ISEE corrente. Infatti, la durata passa da due a sei mesi. Inoltre, esclusivamente nella fattispecie in cui varia la situazione occupazionale o della fruizione dei trattamenti assistenziali, l’ISEE corrente è aggiornato entro 2 mesi della variazione. Si ampliano, altresì, le fattispecie per le quali può essere richiesto l’ISEE corrente, oltre alla circostanza che le condizioni diventano alternative tra di loro.
Le modifiche si applicano agli ISEE correnti presentati a partire dalla data del 23 ottobre 2019. A comunicarlo è stato l’INPS, con il messaggio n. 3835 del 23 ottobre 2019, che recepisce le ultime novità introdotte dall’art. 28-bis del D.L. n. 34/2019 (cd. “Decreto Crescita”), convertito con modificazioni in L. n. 58/2019.
L’intento del legislatore è stato quello di rendere meno rigidi i requisiti per ottenere l’indicatore provvisorio e venire incontro alle esigenze di quei cittadini cui è mutata, in peggio, la situazione economica. Infatti, i requisiti di richiesta dell’ISEE corrente diventano alternativi, quindi non più cumulativi, e si aggiunge un'ulteriore opportunità rispetto a quelle originarie, che migliora la situazione per i richiedenti.
Alla luce dell’intervento legislativo, oltre alle fattispecie previste dal Dpcm n. 159/2013, possono richiedere l'indicatore provvisorio quelle famiglie in cui:
Viene inoltre introdotta la possibilità di presentare l’ISEE corrente nel caso in cui per almeno un componente si verifichi un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, laddove non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF. In quest’ultima ipotesi, l’ISEE corrente viene calcolato sulla base dei redditi degli ultimi dodici mesi o degli ultimi due mesi (che saranno moltiplicati per sei).
Il “Decreto Crescita” modifica, inoltre, il periodo di validità dell’ISEE corrente presentato dalla data del 23 ottobre 2019, estendendolo da due mesi a sei mesi, decorrenti dalla data di presentazione del modello sostitutivo. Tuttavia, la norma prevede che è necessario aggiornare l’ISEE corrente prima della scadenza qualora, durante il periodo di validità dell’ISEE corrente, intervengano variazioni della situazione occupazionale (un componente il nucleo ha trovato una nuova occupazione) o nella fruizione dei trattamenti (un componente ha iniziato la fruizione di un trattamento previdenziale, assistenziale e indennitario, laddove non rientrante nel reddito complessivo ai fini IRPEF). In tal caso, l’aggiornamento dell’ISEE corrente in corso di validità deve effettuarsi entro due mesi dalla variazione.
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