Decreto Aiuti convertito. Dal bonus anti-inflazione al Superbonus 110%

Pubblicato il 18 luglio 2022

Il decreto legge n. 50/2022, cosiddetto Decreto Aiuti, con 172 voti a favore in Senato è stato convertito in legge n. 91 del 15 luglio 2022 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.n. 164 del medesimo giorno.

L'Aula del Senato, rinnovando la fiducia al Governo Draghi, ha approvato definitivamente, nel testo licenziato dalla Camera, il Ddl di conversione, con modificazioni, del DL 17 maggio 2022, n. 50, recante "misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina".

Il provvedimento mette in campo interventi complessivi per quasi 20 miliardi di euro: ai circa 16 miliardi iniziali, si sono aggiunti i 3 miliardi per prorogare il bonus bollette alle famiglie fino al terzo trimestre e per sbloccare gli stoccaggi di gas in previsione di uno stop delle forniture da parte della Russia.

Durante l’iter di conversione in legge sono entrate nel testo molte misure urgenti finalizzate:

Decreto Aiuti, le risorse finanziare e il bonus anti-inflazione da 200 euro

La maggior parte delle risorse finanziare destinate a coprire gli aiuti a famiglie e imprese arrivano dal contributo sugli extraprofitti delle imprese energetiche che proprio lo stesso Dl Aiuti ha innalzato dal 10% al 25% e la cui prima rata a titolo di acconto (pari al 40%) è stata già versata entro il 30 giugno scorso.

La nuova tassa, che si calcola sull’incremento del saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive al netto dell’Iva, riferito al periodo 1° ottobre 2021 - 30 aprile 2022, rispetto al saldo del periodo 1° ottobre 2020 - al 30 aprile 2021, è destinata a coprire, in primo luogo, il bonus anti-inflazione di 200 euro.

Si ricorda che si tratta di una indennità una tantum che verrà riconosciuta automaticamente, senza necessità di fare richiesta, ai dipendenti, pensionati, disoccupati, collaboratori domestici (colf e badanti) e ai percettori del reddito di cittadinanza, con l’impegno per i datori di lavoro e l’Inps di versarla con la busta paga o con la pensione di luglio.

Il bonus è riconosciuto anche per i lavoratori autonomi, ma questi dovranno farne esplicita richiesta al datore di lavoro.

Dl Aiuti convertito, disposizioni urgenti in materia di liquidità

Tra le novità da segnalare sul piano fiscale, quella a favore di famiglie e imprese in debito con il Fisco.

A partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del provvedimento, per le nuove richieste di rateazione delle cartelle esattoriali aumenta da 60mila a 120mila euro il limite massimo dei debiti con il fisco iscritti a ruolo per cui può essere prevista, singolarmente, la rateizzazione fino a 10 anni in forma semplificata ossia senza l'obbligo di dover dimostrare lo stato di difficoltà in cui si trova il contribuente.

Inoltre, sale da 5 a 8 il massimo di rate non pagate oltre cui si decade dalla rateizzazione e si prevede che chi è decaduto dalla rateazione di uno o più carichi possa, comunque, chiedere una nuova dilazione del pagamento di altri debiti fiscali.

Nel caso di decadenza riferita a richieste presentate prima del “decreto Aiuti”, il carico è nuovamente rateizzabile se il debitore paga per intero le rate scadute.

Novità per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale e RdC

Sul fronte lavoro, da segnalare che il Decreto Aiuti convertito in legge riconosce un’indennità una tantum di 550 euro per i lavoratori delle aziende private titolari, nell’anno 2021, di un contratto a tempo parziale ciclico verticale che preveda periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane.

Il beneficio verrà corrisposto dall’Inps se, alla data della domanda, i suddetti lavoratori non siano titolari di un rapporto di lavoro dipendente o parasubordinato né percepiscano la Naspi o alcun trattamento pensionistico.

Per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza, i datori di lavoro privati possano proporre offerte di lavoro congrue direttamente ai percettori, salvo comunicarne l'eventuale mancata accettazione al centro per l'impiego competente anche ai fini della decadenza del beneficio, prevista nel caso di mancata accettazione di almeno una di due offerte congrue ricevute o della prima offerta congrua ricevuta dopo aver beneficiato del reddito di cittadinanza per un periodo di 18 mesi.

Superbonus 110% con cessione del credito ampia

La novità principale riguarda l’estensione della platea degli “acquirenti finali” che possono acquistare dalla propria banca (o da altre società appartenenti al gruppo bancario) i crediti d’imposta derivanti dal Superbonus e dagli altri bonus edilizi.

In altre parole, alle banche, oppure alle società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all’albo tenuto dalla Banca d’Italia, è sempre consentita la cessione a favore di soggetti diversi dai consumatori o utenti: i crediti, infatti, sono ora cedibili a tutti i correntisti titolari di partita Iva, che, in ogni caso, non potranno cedere a loro volta le somme acquisite dalla banca.

Tale novità si applica anche alle cessioni o agli sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle entrate prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del “decreto Aiuti”, fermo restando il limite massimo di cessioni stabilito dall’articolo 121, comma 1, lettere a) e b), Dl 34/2020.

Infine da ricordare che è stato prorogato di tre mesi il termine previsto per realizzare il 30% dei lavori effettuati sulle unità immobiliari dalle persone fisiche, soglia necessaria per avvalersi nel 2022 dell’applicazione del Superbonus 110%.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Fondi disponibili per la misura Oltre Nuove imprese a tasso zero

25/11/2024

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

Testo unico rinnovabili 2024: novità e semplificazioni per l’energia verde in Italia

25/11/2024

Piattaforma SIISL anche per indennità di disoccupazione

25/11/2024

Misura Marchi +2024, un giorno per la domanda

25/11/2024

Buoni pasto: tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti

25/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy