Via libera alle ulteriori 18 settimane di CIG fino a fine anno. Per chi rinuncia alla cassa Covid-19 (avendola già utilizzata) e fa rientrare a lavoro il personale è prevista una decontribuzione fino a quattro mesi. L’agevolazione contributiva raggiunge i sei mesi per i datori di lavoro che, entro il 31 dicembre 2020, assumono a tempo indeterminato o stabilizzano contratti a termine. Resta, invece, il divieto di licenziare, ma per un periodo “mobile” collocato fino al 31 dicembre per le imprese che usano la cassa Covid-19 o beneficiano degli incentivi fiscali, ma spuntano alcune eccezioni.
Sono queste alcune delle novità contenute nel “pacchetto lavoro” del cd. “Decreto Agosto”, approvato il 6 ottobre 2020 dal Senato. A tal fine, il provvedimento stanzia circa 12 miliardi (sui 25 totali).
La novità principale è l’estensione della Cig Covid-19 di nuove 18 settimane, che si possono richiedere retroattivamente dal 13 luglio (e fino al 31 dicembre). Nello specifico:
Inoltre, laddove le imprese abbiano perso meno del 20% dovranno pagare un contributo addizionale del 9% della retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore per le ore non prestate durante la sospensione o riduzione d'attività. Aliquota che scende al 18% se le imprese non abbiano avuto alcuna perdita.
Sempre in tema di CIG, si segnala la mancata proroga al 31 ottobre 2020 della decadenza delle domande di trattamenti di integrazione salariale e dell’invio dei dati utili al relativo pagamento (SR41 semplificato) fissata al 30 settembre 2020 dall’art. 1, co. 10, del “Decreto Agosto”. Sul punto, la Presidente del CNO dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, ha inviato in data 6 ottobre una lettera al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, chiedendo di inserire nella legge di conversione del D.L. n. 104/2020, la previsione del differimento dal 30 settembre al 31 ottobre dei termini decadenziali per la presentazione delle istanze di accesso agli ammortizzatori sociali emergenziali e di trasmissione dei dati necessari per i pagamenti diretti.
In merito ai licenziamenti, invece, sono state introdotte delle eccezioni al divieto riguardanti i recessi datoriali per cessazione di attività, liquidazione, o come conseguenza di accordi collettivi aziendali raggiunti con i sindacati sugli esodi incentivati.
Sul capitolo sgravi, la Manovra Finanziaria 2021 dovrebbe puntare su esoneri triennali (al 50%) per chi assume a tempo indeterminato, elevabili al 100% se il rapporto a tempo indeterminato riguarda giovani under35.
Sul fronte dei contratti a termine, il “Decreto Agosto” prevede due novità:
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