Per contenere gli effetti devastanti sull'occupazione determinati dall'epidemia da COVID-19 e garantire la tutela dei livelli occupazionali, il Governo ha previsto aiuti per il Sud del nostro Paese, aree che per il Governo stesso sono caratterizzate da gravi situazioni di disagio socio-economico.
Per le aziende operanti in queste Aree, definite “svantaggiate”, con l’art. 27 del c.d. Decreto Agosto (D.L n. 104/2020 – convertito dalla Legge n. 126 del 13 ottobre 2020) è stato previsto un esonero parziale immediato dal versamento dei contributi pari al 30% dei contributi previdenziali dovuti, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all’INAIL (resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche).
L'agevolazione è concessa dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020 (ultimo trimestre 2020), previa autorizzazione della Commissione Europea, nel rispetto delle condizioni del Quadro Temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19 (Comunicazione CE 19 marzo 2020 C (2020) 1863.
In realtà c’è da dire che, in data 7 ottobre 2020, la Commissione ha già comunicato l’approvazione di tale regime di aiuti ritenendo la misura conforme alle norme dell'UE sugli aiuti di Stato in quanto compatibile con le condizioni previste dal quadro temporaneo.
ATTENZIONE: da tale agevolazione sono esclusi il settore agricolo e quello dei contratti di lavoro domestico. |
L’agevolazione è riconosciuta, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente, la cui sede di lavoro sia situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% ed il 90%, ed un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.
Stiamo parlando, quindi, delle seguenti regioni:
così come si evince dalla relazione tecnica allegata di legge di conversione al D.L. n. 104/2020 e dalla successiva rettifica.
ATTENZIONE: In un primo momento tra le sedi di lavoro agevolate era stata inserita anche la regione Umbria ma, successivamente, la relazione tecnica è stata oggetto di rettifica e l’Umbria è stata soppressa. |
A quanto sopra si aggiunge una decontribuzione per gli anni 2021-2029 prevista al fine di favorire la riduzione dei divari territoriali che, però, deve passare da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze e con il Ministro per gli Affari Europei, da adottarsi entro il 30 novembre 2020.
Tale DPCM dovrebbe individuare le modalità ed il riferimento ad indicatori oggettivi di svantaggio socio-economico e di accessibilità al mercato unico europeo utili per la definizione di misure agevolative di decontribuzione di accompagnamento degli interventi di coesione territoriale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei Piani Nazionali di Riforma.
A questo punto per la concreta fruizione dell’agevolazione SUD prevista per l’ultimo trimestre 2020, non resta che attendere la circolare INPS.
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