Viene prorogata, in regime di Temporary Framwork, la decontribuzione al 30% per le imprese con sedi produttive o operative nei territori del Mezzogiorno.
Né da notizia il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale che, con news del 12 gennaio 2022, comunica che la Commissione europea ha approvato la richiesta del governo italiano di prorogare il regime di decontribuzione già visto per l’anno 2021 sino a tutto il 30 giugno 2022.
Come noto, la misura prevista dal comma 161, art. 1, legge 30 dicembre 2020, n. 178, punta a ridurre il costo del lavoro per le imprese che occupano lavoratori nei territori che nel 2018 presentavano un prodotto interno loro pro-capite inferiore al 75% della media UE27 o comunque compreso tra il 75% e il 90% e con un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.
Lo sgravio, che resta in attesa di ulteriori indicazioni da parte dell’Istituto previdenziale, è fruibile, dunque, dai datori di lavoro che abbiano sedi operative o produttive nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il Ministro dichiara, infine, che resta aperto il confronto per il proseguimento della decontribuzione anche per i periodi successivi con l’auspicio che possa essere stabilizzata per dare un sostegno strutturale al rilancio dell’occupazione nel Mezzogiorno.
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