Debiti contributivi. Inps fermo sul condono delle mini cartelle

Pubblicato il 05 febbraio 2019

Per un contrasto di interpretazione delle norme, l’Inps non procede ad applicare il condono sulle mini cartelle (mille euro) per i debiti contributivi. Si attende un chiarimento da parte del ministero del Lavoro.

E’ quanto emerso durante l’audizione al Senato del presidente Inps, Tito Boeri, dove è stato affrontato il discorso sul decreto legge riguardante Quota 100 e Reddito di Cittadinanza.

L’impedimento che riguarda la cancellazione delle mini cartelle, ossia fino a mille euro, consiste nell’interpretazione da dare alla soglia dei mille euro: non vi è coincidenza tra quanto sostiene l’Inps e il ministero dell’Economia.

L’Istituto previdenziale ritiene che rientrino nella soglia dei mille euro le sanzioni civili maturate dopo la consegna dei ruoli e fino al 24 ottobre 2018; diversamente, il Mineconomia sostiene che deve essere ampliato l’ambito di applicazione della norma, comprendendo il valore originariamente affidato agli agenti della riscossione.

Stante la sussistenza di tale contrasto, l’Inps non applica la sanatoria delle mini cartelle, attendendo che il ministero del Lavoro si esprima sul punto.

Boeri, inoltre, fa presente che sussiste un ulteriore aspetto da considerare: a fronte dello stralcio del debito contributivo, dall’altra parte permangono gli oneri a titolo di prestazioni a carico del fondo di previdenza per i dipendenti. Questo fa sì che si allarghi il gap tra quanto versato a titolo di contributi e quanto pagato in termini di prestazioni erogate.

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