Nel corso dell’iter del provvedimento dedicato alle semplificazioni fiscali (C. 1074), è stato accantonato l’emendamento sull’estensione a commercialisti ed avvocati della possibilità di sottoscrizione e deposito degli atti di cessione e affitto d’azienda.
Durante l'esame in Commissione finanze della Camera non si è provveduto a votare sia l’emendamento iniziale (Ruocco) che il relativo sub-emendamento. Ciò implica che l'emendamento potrà riapparire nel corso dell’esame da parte dell’Aula.
La vicenda ha visto una prima presentazione di un emendamento che prevedeva che l’autenticazione della sottoscrizione e il deposito degli atti di cessione e affitto d’azienda potessero essere effettuati, oltre che dai notai, anche da commercialisti e avvocati.
E’ stato poi depositato un secondo emendamento, più restrittivo, che contemplava tale attività solo per le cessioni di ditte individuali, affidando però alle due professioni il ruolo di pubblico ufficiale nell’espletamento di tale attività.
E’ intervenuto, quindi, l’ufficio legislativo del ministero della Giustizia che ha dato parere contrario, ritenendo che contemplare anche avvocati e commercialisti nella detta attività, anche solo per le ditte individuali, avrebbe creato una “deroga” ai principi dell’ordinamento notarile.
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