Nella seduta del 22 giugno 2017, la Commissione giustizia della Camera, in sede legislativa, ha approvato il disegno di legge sulle elezioni dei Consigli degli ordini circondariali forensi (c.d. Ddl Falanga). A questo punto il Provvedimento, dopo l’approvazione in Senato avvenuta lo scorso 12 aprile 2017, attende solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per poter entrare in vigore.
Le nuove elezioni dei Coa dovranno avvenire entro 45 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, mentre la loro durata, in sede di prima applicazione, è stabilita comunque alla scadenza del 31 dicembre 2018. Restano in ogni caso salvi gli atti compiuti dai Consigli rimasti in carica e non rinnovati (prorogatio) per mancato svolgimento delle elezioni nell'anno 2015, nonché dai Consigli eletti secondo le modalità di cui al Decreto ministeriale n. 170/2014 (poi definitivamente bocciato dal Consiglio di Stato), inclusi quelli insediati in presenza di impugnativa elettorale.
La disposizione del Ddl che appare senz'altro più interessante è l’art. 4 – che di fatto risponde alle rilevazioni mosse, avverso il precedente Regolamento, in sede di giustizia amministrativa – secondo cui ciascun elettore può esprimere un numero di voti non superiore ai due terzi dei consiglieri da eleggere. Così, ad esempio, se il numero dei componenti del Consiglio è pari a cinque, il numero massimo di preferenze esprimibili è pari a tre. Tutelato anche il genere meno rappresentato, prevedendo che almeno un terzo dei voti esprimibili sia ad esso dedicato.
Accedono al Consiglio coloro che abbiano riportato il maggior numero di voti, sino al raggiungimento del numero complessivo dei seggi da attribuire ed, in caso di parità di voti, viene eletto il più anziano per iscrizione all'albo.
La notizia dell’approvazione “lampo” alla Camera del Ddl Falanga, è stata accolta con entusiasmo dall’Associazione nazionale forense, il cui segretario Luigi Pansini – in occasione della conferenza nazionale di Bari del 22 giugno 2017 – ha ricordato il ruolo fondamentale dell’Anf nella battaglia legale, svolta per conto dell’Avvocatura italiana, contro il Regolamento del Ministero della giustizia 2014. Ora, finalmente – dichiara – le elezioni dei componenti degli ordini circondariali forensi saranno disciplinate con una legge (e non più con regolamento) e saranno indubbiamente più rappresentative.
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