Cassa Forense, nella seduta del Consiglio di amministrazione del 26 ottobre 2017, ha deliberato di approvare alcune indicazioni operative per gli uffici dell’Ente nonché per dare ampia informazione agli iscritti circa l’applicazione dell’istituto del “cumulo gratuito”, la cui operatività è stata estesa, dal 1 gennaio 2017, anche agli iscritti alle Casse di previdenza professionali.
Nel dettaglio, è stata adottata una apposita circolare, la n. 2/2017, avente ad oggetto, appunto, il Cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti ai sensi dell'articolo 1, comma 239 e seguenti della Legge n. 228/2012 come modificata dalla Legge n. 232/2016, circolare che – per come spiegato dal presidente dell’Ente di previdenza degli avvocati, Nunzio Luciano, nel comunicato con cui viene resa nota la notizia - è stata redatta sulla base della normativa vigente, coordinata con la specifica disciplina di Cassa Forense.
Nella nota, viene anche precisato che l’adozione della delibera è stata preceduta da un “minuzioso approfondimento del tema e tenuto conto di quanto disposto dall’INPS, con la circolare n. 140 del 12/10/2017, per quanto di sua competenza”.
L’erogazione delle pensioni in cumulo potrà avvenire – viene spiegato – dopo la stipula di un’apposita convenzione con l’INPS, che conserva la funzione di Ente liquidatore; inoltre, “tutte le domande di pensione mediante cumulo già pervenute saranno istruite dagli uffici dell’Ente e trasmesse all’INPS per il seguito di competenza, salvo rinuncia dell’interessato”.
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