Crediti per differenze retributive e TFR: vanno calcolati sempre al lordo

Pubblicato il 27 marzo 2023

Fondo di garanzia Inps: nel calcolare la prestazione dovuta, l’Inps deve sempre considerare le somme lorde spettanti al lavoratore, anche se la richiesta faccia riferimento a un titolo contenente somme al netto.

Così, anche se il dipendente ha ottenuto ingiunzione di pagamento nei confronti del datore di lavoro per somme nette, il calcolo dei crediti allo stesso dovuti per differenze retributive e trattamento di fine rapporto deve avvenire al lordo.

E' quanto precisato dalla Corte di cassazione con ordinanza n. 8517 del 24 marzo 2023, pronunciata in tema di prestazioni previdenziali a carico del Fondo di garanzia dell’Inps.

Nella decisione, gli Ermellini hanno anche evidenziato come l’Inps, nel liquidare la propria obbligazione, sia tenuto ad operare in qualità di sostituto d'imposta, trattenendo l'importo dovuto per le imposte erariali, salvo che non dimostri che le ritenute siano state già operate e versate all’erario.

Fondo di Garanzia Inps: i crediti vanno calcolati al lordo

Il caso sottoposto all'esame della Suprema corte, vedeva contrapposti l'Inps e una lavoratrice, la quale, dopo avera ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti del datore di lavoro per un importo complessivo netto per mensilità retributive e TFR, aveva avanzato richiesta di pagamento al Fondo di garanzia dell’Inps a seguito dell’infruttuoso recupero delle somme in capo al datore.

Mentre l'Inps aveva liquidato le relative spettanze considerando le somme di cui al decreto ingiuntivo come nette, i giudici di merito avevano ritenuto che l’intervento del Fondo di garanzia, conformemente alla richiesta della lavoratrice, dovesse riguardare le somme lorde.

L'Ente previdenziale si era opposto a tali ultime conclusioni, avanzando ricorso in sede di legittimità.

Le relative doglianze, tuttavia, non sono state condivise dalla Corte di cassazione.

Secondo gli Ermellini, infatti, nel calcolo della prestazione previdenziale dovuta, l’Istituto deve sempre fare riferimento alle somme lorde dovute al lavoratore, e ciò sia nel caso in cui la richiesta di intervento faccia espresso riferimento a quelle, sia nel caso in cui la richiesta faccia riferimento ad un titolo contenente le somme al netto, rispetto alle quali l’Istituto deve provvedere alla conversione al lordo, per poi operare, in un momento successivo alla determinazione delle somme dovute, la trattenuta.

L’obbligo dell’Inps - ha poi puntualizzato il Collegio di legittimità - viene naturalmente meno ove l’ente dimostri che le ritenute siano state già operate e versate in precedenza per le somme in questione.

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