Crediti d’imposta per settore cinematografico e audiovisivo

Pubblicato il 29 maggio 2018

Sono state diffuse le modalità per l’applicazione del credito d’imposta nel settore cinematografico e audiovisivo, in attuazione della legge n. 220/2016 (recante “Disciplina del cinema e dell'audiovisivo”).

Il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (Mibact) di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato due decreti, con data 15 marzo 2018, che fissano limiti di importo per opera o beneficiario, aliquote da riconoscere, requisiti, condizioni e procedure per la richiesta di riconoscimento dei crediti.

Per dare sviluppo al settore cinematografico, la legge n. 220/2016 ha messo in campo vari crediti di imposta per:

Gli incentivi non concorrono alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e dell'Irap, non rilevano ai fini della determinazione della percentuale di deducibilità degli interessi passivi e rispetto ai criteri di inerenza per la deducibilità delle spese e sono utilizzabili esclusivamente in compensazione mediante F24, a decorrere dal giorno 10 del mese successivo alla data in cui si considera maturato il diritto alla loro fruizione.

Credito di imposta per imprese di produzione cinematografica ed audiovisiva

Con il primo decreto del 15 marzo 2018 – pubblicato in “Gazzetta Ufficiale” n. 120 del 25/5/2018, Suppl.Ord. n. 24 – si forniscono le disposizioni applicative per il credito d'imposta a favore delle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva, in misura non inferiore al 15 per cento e non superiore al 30 per cento del costo complessivo di produzione di opere audiovisive.

Possono beneficiare del credito d'imposta le seguenti opere audiovisive:

Credito di imposta per imprese di distribuzione ed i cinema

Il secondo decreto del 15 marzo 2018 disciplina il credito d’imposta previsto per imprese di distribuzione e le sale cinematografiche, per il potenziamento dell'offerta cinematografica, per l’attrazione in Italia di investimenti cinematografici e audiovisivi.

Le imprese di distribuzione cinematografica e audiovisiva possono fruire di un credito d’imposta in misura non inferiore al 15 per cento e non superiore al 30 per cento, elevata al 40 per cento in determinati casi, delle spese sostenute per la distribuzione nazionale e internazionale di opere di nazionalità italiana.

Sono agevolabili le seguenti opere audiovisive:

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