Corte di giustizia: niente prezzi minimi per la vendita di sigarette

Pubblicato il 05 marzo 2010
Con tre sentenze pronunciate lo scorso 4 marzo – cause C-197/08, C-198/08 e C-221/08 - la Corte di giustizia ha sancito la contrarietà ai principi comunitari delle normative con cui, rispettivamente, Francia, Austria ed Irlanda, impongono prezzi minimi di vendita per le sigarette.

In particolare, adottando e mantenendo in vigore un sistema di prezzi minimi per la vendita al minuto delle sigarette immesse in consumo, gli Stati coinvolti sarebbero venuti meno agli obblighi imposti ai sensi dell’articolo 9, n. 1, della Direttiva 95/59/CE che espressamente sancisce, per i produttori o, se del caso, i loro rappresentanti, mandatari o gli importatori di paesi terzi, la possibilità di stabilire liberamente i prezzi massimi di vendita al minuto di ciascuno dei loro prodotti per ciascuno Stato membro in cui sono destinati ad essere immessi in consumo.

Tale interpretazione probabilmente verrà confermata anche per il giudizio, ancora pendente (C-571/08), sui prezzi minimi fissati dall'Italia.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

Testo unico rinnovabili 2024: novità e semplificazioni per l’energia verde in Italia

25/11/2024

Misura Marchi +2024, un giorno per la domanda

25/11/2024

Buoni pasto: tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti

25/11/2024

Diritto di critica nell'ambito del rapporto di lavoro: entro quali limiti?

25/11/2024

Decreto flussi: alle Corti d'appello la convalida di trattenimento dei migranti

25/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy