Corruzione del dirigente e responsabilità amministrativa della società
Pubblicato il 17 luglio 2010
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 27735 del 16 luglio 2010, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano condannato un dirigente per corruzione riconoscendo, altresì, la responsabilità amministrativa della srl dallo stesso diretta.
Per la Corte di legittimità “sussiste l'autonoma responsabilità amministrativa della società in caso di commissione, nel suo interesse o a suo vantaggio, del reato di corruzione aggravata da parte un soggetto che riveste una posizione apicale, sul presupposto che il fatto-reato è fatto della società, di cui essa deve rispondere”. L'Ente – si legge nel testo della decisione -grazie al rapporto di immedesimazione organica con il suo dirigente apicale, risponde per fatto proprio, senza coinvolgere il principio costituzionale del divieto di responsabilità penale per fatto altrui. Non si ha, in tale ipotesi, una responsabilità di tipo oggettivo in capo alla società essendo riscontrabile una “colpa di organizzazione” per non avere predisposto degli accorgimenti preventivi idonei ad evitare la commissione di reati del tipo di quello realizzato.