La Commissione Finanze della Camera convalida, con l’interrogazione parlamentare n. 5-03535, l’interpretazione dell’automatica proroga dal 30 aprile al 30 giugno 2020 - termine ormai ampiamente superato - per l’invio tardivo dei corrispettivi 2019.
La questione riguardava i soggetti tenuti alla memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi a decorrere dal 1° luglio 2019, ossia con volume d’affari superiore a 400.000 euro nel 2018, che non hanno provveduto all’invio dei dati relativi al secondo semestre 2019.
La regolarizzazione, dunque, ammessa se l’omissione costituisce l’unica violazione riscontrabile, poteva essere effettuata entro il 30 giugno 2020.
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