Coronavirus. Attese misure per le imprese e il rilancio dell'economia

Pubblicato il 26 febbraio 2020

Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, verranno da subito adottate misure urgenti per mitigare l’impatto del contagio, poi, verranno prese misure finalizzate al sostegno del sistema produttivo e al rilancio dell’economia.

Coronavirus. Stop a versamenti e cartelle di pagamento

Il primo intervento adottato dal ministro dell’Economia Gualtieri è rappresentato dal decreto legge che è stato firmato nella serata di lunedì 24 febbraio, con il quale si sospendono tutti gli adempimenti e versamenti tributari scadenti nel periodo intercorrente tra il 21 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020 per i soggetti che si trovano nelle cosiddette “zone rosse”.

Come specifica il provvedimento, saranno esonerati sia i contribuenti persone fisiche (articolo 1, comma 1) residenti o con sede operativa nella “zona rossa”, sia i soggetti diversi dalle persone fisiche (articolo 1, comma 2) con sede legale od operativa nel territorio degli undici comuni interessati dal focolaio epidemico (Allegato 1 al Dpcm, del 23 febbraio 2020).

Il rinvio dei pagamenti riguarderà anche le cartelle esattoriali degli agenti della riscossione, comprese quelle emesse per chi ha scelto di saldare a rate il proprio debito con la pace fiscale. Inoltre, anche i sostituti d'imposta (articolo 1, comma 3) non opereranno le ritenute alla fonte per il periodo di vigenza della sospensione.

Si tratta di un sospensione ad ampio raggio che, quindi, interesserà, oltre al versamento di tributi, imposte e ritenute, anche:

Specifica il decreto MEF che gli adempimenti e i versamenti oggetto di sospensione dovranno essere effettuati in unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione: quindi andranno comunque versati entro il 30 aprile 2020.

Covid- 19. Emergenza crescita del Paese. Atteso decreto con misure per le imprese

L’intervento tempestivo del Governo punta, poi, a risolvere un’altra emergenza che il virus non ha tardato ad evidenziare, oltre a quella strettamente sanitaria: la battuta d’arresto della crescita del Paese.

Il secondo step che verrà attuato sarà, infatti, concentrato su una serie di misure straordinarie volte a rilanciare il sistema produttivo e a sostenere la ripresa degli investimenti pubblici e privati.

In attesa dello stanziamento del MEF, si sta già lavorando ad uno schema che dovrebbe avere come punti chiave:

Misure ad hoc, invece, verranno adottate per il settore turismo e quello fieristico, che hanno risentito della forte ondata di cancellazioni di prenotazioni e di presenze estere, e per il settore dei trasporti; previsti anche interventi più duraturi per l’export e per singoli settori industriali.

In questo caso si suppone che l’intervento, inizialmente destinato alle sole zone “a rischio”, diventi più “strutturale” confluendo nel Decreto Crescita, che dovrebbe avere proprio un capitolo dedicato al rilancio delle infrastrutture.

In attesa del Dl crescita, però, è atteso prima un decreto d’urgenza con le misure per le imprese, come è emerso dall’incontro di ieri tra il ministro dello Sviluppo Economico e le associazioni imprenditoriali.

Nel provvedimento dovrebbero trovar posto:

Inoltre, si sta valutando con l’ABI la possibilità di sospendere la rata dei mutui e quella di porre in essere un’attenta attività di monitoraggio dei prezzi di alcuni prodotti sanitari.

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