Anche il mondo degli incentivi alle imprese resta con gli occhi puntati allo sviluppo dell’emergenza sanitaria ed economica legata al Coronavirus.
Il Ministero dello Sviluppo Economico e quello dell’Economia, in questa situazione di incertezza, stanno congelando bandi, scadenze e istruttorie digitali indirizzati alle imprese.
L’Ufficio brevetti e marchi, controllato dal MiSE, ha disposto il blocco di tutti i procedimenti di sua competenza fino al 3 aprile.
Il termine iniziale per presentare a Unioncamere le richieste di concessione del contributo sulla misura Marchi+ è stato spostato al 6 maggio 2020.
Anche il termine di inizio presentazione delle domande di accesso al bando Disegni+ slitta al 22 aprile prossimo.
Più tempo viene concesso per le chiamate programmate per questo periodo: infatti, con riferimento al bando dedicato alle nuove tecnologie emergenti, dal valore di 25 milioni di euro, i progetti potranno essere presentati entro il 1° giugno.
Molta incertezza è legata, invece, al Bonus pubblicità, i cui termini di inoltro della Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta sono fissati tra il 1° e il 31 marzo. Essendo le imprese interessate nel pieno del termine per operare, devono affrontare molte incognite legate proprio a questa prossima scadenza.
Le attività di Invitalia, l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, invece proseguono sfruttando al massimo il digitale e lo smart working.
Con una nota pubblicata il 12 marzo 2020, sul proprio sito web, il Ministero dello Sviluppo Economico informa che il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese estende la garanzia già concessa sui finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 (che rientrano nell’applicazione dell’Addendum all’Accordo per il Credito 2019 sottoscritto, in data 6 marzo 2020, dall’ABI e dalle Associazioni Imprenditoriali) in considerazione dell’emergenza COVID-19.
Pertanto, per i finanziamenti per i quali sarà comunicata dalle banche o dai confidi la variazione in aumento del piano di rientro del debito, con conseguente sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio e lungo termine o allungamento della durata ai sensi di quanto previsto dall’Accordo per il Credito, sarà confermata d’ufficio la garanzia del Fondo senza una nuova valutazione del merito di credito delle PMI e dei professionisti beneficiari.
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