In data 14 luglio 2020, le sigle sindacali maggiormente rappresentative del settore turistico (FIPE, FEDERALBERGHI, FIAVET, FAITA, con la partecipazione di CONFCOMMERCIO e FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTuCS) chiedono al Governo interventi mirati di potenziamento degli strumenti di integrazione salariale e di sostegno e tutela delle professionalità acquisite dal comparto.
Il perdurare della grave crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, mette a dura prova il settore turistico, destando non poche preoccupazioni circa le ripercussioni sulla tenuta dei livelli occupazionali. L'eventuale perdita occupazionale nel segmento turistico potrebbe provocare inimmaginabili conseguenze in termini costi sociali, perdita delle professionalità acquisite dai lavoratori ed un ulteriore crollo dei consumi. Le preoccupazioni delle Parti sociali vertono, in particolare, sul ritenere del tutto insufficienti gli strumenti adottati dal Governo e volti a fronteggiare la notevole flessione economica accusata dalle imprese del settore.
Per tali ragioni le Parti sociali hanno inteso sottoscrivere un avviso comune per il sostegno dei lavoratori e delle imprese del settore turismo danneggiati dall'emergenza epidemiologica da Covid-19, formulando le seguenti richieste all'esecutivo:
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