Coronavirus. AIDC: riarticolare le scadenze fiscali di giugno

Pubblicato il 14 maggio 2020

La riarticolazione delle scadenze fiscali è, per l’Associazione Italiana Dottori Commercialisti, indispensabile. Riprogrammare gli adempimenti, tenendo conto della “reale situazione operativa in cui versano imprese e professionisti”. 

La ripresa dal lockdown ha comportato ritardi da dover riassorbire con le giuste tempistiche potendo elaborare ed approvare i bilanci serenamente, predisporre le dichiarazioni IVA, calcolare e versare le imposte erariali e locali, ottemperare agli altri adempimenti in vigenza delle misure di contenimento del Coronavirus

Come prima cosa, per l’AIDC occorrerebbe agganciare al rinvio dei termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali quello dei relativi versamenti, ripristinando contestualmente la chance dei crediti d’imposta dal 1° gennaio dell’anno successivo alla loro maturazione. Operazione di buon senso, questa, da destinare ai contribuenti per evitare che vengano ulteriormente danneggiati. 

Così Andrea Ferrari – Presidente AIDC Nazionale: “è evidente la mancanza, non solo in ambito tributario, di un disegno di complesso e, soprattutto, di un fine più alto. Si susseguono confusamente norme d’emergenza, ma sfugge l’obiettivo di dare impulso all’economia.”. Si fa allora necessario “integrare gli interventi di sostegno con uno sferzante programma di riforma”. 

Gli fa eco il Presidente dell’AIDC Milano, Edoardo Ginevra: “la priorità è quella di mettere le imprese ed i loro professionisti nelle condizioni di concentrarsi al 100% sulla gestione dei molti problemi generati dall’emergenza e non di disperdere energie con scadenze ed adempimenti che potranno essere resi successivamente. Giugno sia pienamente restituito agli imprenditori ed a professionisti che vogliono ripartire”.  

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