Nella seduta n. 90 del 13 novembre 2015, il Consiglio dei ministri ha provveduto ad approvare, in via preliminare, sette decreti legislativi volti al recepimento di altrettante decisioni quadro dell’Unione europea in tema di cooperazione tra le autorità giudiziarie dei Paesi membri.
Una prima decisione quadro oggetto di attuazione, la n. 2002/465/GAI del Consiglio del 13 giugno 2002, autorizza gli Stati membri a istituire squadre investigative comuni in presenza di indagini particolarmente complesse sul territorio di più Stati o necessità di assicurare il loro coordinamento, rispettando i sistemi di controllo giudiziari tra i vari Paesi.
La misura è volta all’efficace contrasto della criminalità organizzata transnazionale dedita al traffico di stupefacenti e di armi, alla tratta di esseri umani, alla pedopornografia, al terrorismo, alla criminalità informatica.
Altro decreto legislativo ha ad oggetto l’attuazione della decisione quadro 2003/577/GAI del Consiglio del 22 luglio 2003 sull’esecuzione nell’Unione europea dei provvedimenti di blocco dei beni o di sequestro probatorio.
Viene, in particolare, istituito un meccanismo di esecuzione extraterritoriale del provvedimento di coercizione reale adottato in qualsivoglia Stato membro, secondo le forme e la disciplina previsti dal diritto nazionale.
Due provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri riguardano poi il reciproco riconoscimento, rispettivamente, delle sanzioni pecuniarie e alle sentenze e decisioni di sospensione condizionale in vista della sorveglianza delle misure di sospensione condizionale e delle sanzioni sostitutive, adottate nello spazio Ue, e ciò in recepimento delle decisioni quadro n. 2005/214/GAI e n. 2008/947/GAI.
Attuata anche la decisione quadro 2009/299/GAI di rafforzamento dei diritti processuali delle persone e promozione dell’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle decisioni pronunciate in assenza dell’interessato al processo.
Altro decreto legislativo è, inoltre, indirizzato ad attuare la decisione quadro 2009/829/GAI relativa all’applicazione tra gli Stati membri del principio del reciproco riconoscimento alle decisioni sulle misure alternative alla detenzione cautelare.
Un’ultima decisione destinata al recepimento è la decisione quadro 2009/948/GAI sulla prevenzione e risoluzione dei conflitti relativi all’esercizio della giurisdizione nei procedimenti penali.
In particolare, è introdotto uno strumento volto a “prevenire” la violazione del divieto del ne bis in idem e impedire che, nei confronti della medesima persona e in relazione allo stesso fatto, vengano avviati, dinanzi alle diverse autorità nazionali europee, più procedimenti penali.
L’approvazione dei decreti legislativi, promossi su proposta del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è stata salutata con soddisfazione da quest’ultimo secondo il quale con essi “il Consiglio dei Ministri ha abbattuto significativamente il ‘debito europeo’ di mancate attuazioni che si era accumulato negli anni passati: avevamo infatti una serie di atti europei che dal 2002 al 2009 avevano costruito una giurisdizione europea, ma da allora non avevamo mai dato attuazione a questa norma”.
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