Contributi INPS, per la prescrizione decennale basta la semplice denuncia

Pubblicato il 14 dicembre 2015

Con riferimento alla prescrizione dei crediti contributivi, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 24946 del 10 dicembre 2015, ha pronunciato il seguente principio di diritto:

''Con riguardo alla disciplina introdotta dalla legge n. 335 del 1995, che riduce a cinque anni, a decorrere dai primo gennaio 1996,il termine di prescrizione per le contribuzioni di previdenza e assistenza sociale obbligatoria, salvi i casi di denuncia del lavoratore e dei suoi superstiti, ai fini dell'applicazione del termine di prescrizione ordinaria decennale è sufficiente che il lavoratore abbia presentato una propria denuncia all'INPS, relativa all'omissione contributiva del datore di lavoro, non essendo necessario che, ai fini del più lungo termine di prescrizione, la denuncia abbia un contenuto specifico e tecnicamente precisato”.

Quindi la semplice segnalazione delle inadempienze del datore di lavoro fatta all’INPS dal lavoratore si pone come deroga al principio generale di prescrizione quinquennale del diritto di credito avente ad oggetto contributi e sanzioni civili, non essendo invece necessario che la denuncia del prestatore di lavoro abbia contenuti analitici.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Comunicazione artigianato. Rinnovo

22/11/2024

CCNL Terziario Confesercenti - Accordo integrativo del 4/11/2024

22/11/2024

Società di ingegneria: validi i contratti con soggetti privati post 1997

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy