Arriva dalla Fondazione Studi del Consiglio nazionale Consulenti del Lavoro una riflessione sugli ambiti di intervento, per l'emerganza COVID-19, in materia di ammortizzatori sociali.
Nero su bianco – comunicato del 25 febbraio 2020 - le richieste:
Alcune di queste misure sono già state inserite nel Dpcm del 25 febbraio 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020.
Nel comunicato anche le criticità degli studi di consulenza del lavoro presenti nelle varie zone colpite dal Coronavirus. Gli stessi non possono essere raggiunti dai clienti residenti in altri Comuni, così come i professionisti e i loro collaboratori non possono uscire dalle aree in quarantena. Anche queste situazioni devono trovare tutela.
Intanto, proposte al sottosegretario al Lavoro Francesca Puglisi e all’Inps, a sostegno dei professionisti e dei lavoratori, arrivano sia dal Consiglio nazionale dei commercialisti che dal Consiglio nazionale Consulenti del Lavoro: sospendere gli adempimenti e i versamenti dei contributi anche per le aziende che, pur non operando nelle aree sottoposte a restrizione, si avvalgono di intermediari che risiedono in tali zone e attivare gli ammortizzatori sociali anche per i dipendenti delle aziende non ubicate nei Comuni interessati dal Coronavirus senza passare dalla consultazione sindacale.
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