Si è tenuto ieri, 4 dicembre, un incontro tra il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, e le associazioni dei giudici onorari.
L’incontro è stata l’occasione per un confronto sullo stato dei lavori riferiti al testo di riforma della magistratura onoraria, ossia il disegno di legge uscito dal tavolo tecnico istituito nella precedente esperienza governativa, ora all’esame della commissione Giustizia del Senato.
Il ministro della Giustizia, in proposito, ha precisato che lo schema di riforma “recepisce le risultanze di quel confronto e su quell’impianto abbiamo una reale possibilità di intervento: la mia disponibilità è totale e sono convinto che si debba convergere sul miglior accordo possibile, anche tenendo presente le esigenze di natura contabile, per garantire la copertura finanziaria”.
Le previsioni del Ddl, tuttavia, non hanno convinto, finora, le associazioni di categoria visto che alcune di esse, precisamente le associazioni dei giudici di pace Unagipa e Angdp, hanno da poco concluso un’iniziativa di sciopero, in occasione della quale hanno ribadito di ritenersi insoddisfatti della bozza del Disegno di legge “Bonafede”, attualmente in discussione.
Durante il confronto di ieri – da quanto si apprende in un comunicato stampa diffuso sul sito del ministero della Giustizia - i rappresentanti delle associazioni presenti hanno avanzato numerose proposte di modifica della normativa in vigore (cosiddetta riforma “Orlando”), chiedendone il recepimento sia con la presentazione di emendamenti al testo del Ddl in corso di discussione, sia attraverso la decretazione d’urgenza.
I nodi principali riguarderebbero il regime delle incompatibilità, le sanzioni disciplinari, la durata e il rinnovo degli incarichi, il regolamento delle indennità e il regime previdenziale nonché i profili ordinamentali su cui sono intervenuti anche gli organi comunitari e della giustizia europea.
In vista del prossimo esame del testo in sede parlamentare, il Guardasigilli ha sollecitato le associazioni a fissare un nuovo incontro.
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