Firmato il decreto Mef che fissa regole e calendario per il condono delle cartelle esattoriali di importo fino a 5mila euro, rendendo così operativa la sanatoria prevista dal primo decreto Sostegni (Dl n. 41/2021).
Il decreto Sostegni 1, oltre alla definizione agevolata degli avvisi bonari relativi al 2017 e 2018, ha previsto, all’articolo 4, lo stralcio automatico dei ruoli affidati all’Agenzia delle entrate-Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010 per un importo residuo di 5mila euro calcolato al 23 marzo 2021.
I beneficiari del condono delle cartelle esattoriali sono, oltre che le società e gli altri contribuenti persone fisiche, anche i professionisti che, nel periodo d’imposta 2019, abbiano conseguito un reddito imponibile non superiore a a 30mila euro.
Per l’annullamento non è richiesta la manifestazione di volontà o un’azione da parte del beneficiario, in quanto sarà lo stesso agente della riscossione a valutare la sussistenza dei requisiti di annullamento automatico dei singoli ruoli fino a 5mila euro e a procedere con lo stralcio.
Successivamente, l’agente ne darà comunicazione al soggetto interessato, secondo modalità e date individuate con decreto ministeriale.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha appena firmato il decreto che attua la sanatoria prevista dal Dl Sostegni (n. 41/2021): ne beneficeranno circa 2,5 milioni di contribuenti e vedrà interessato un potenziale di 16 milioni di cartelle.
Secondo la norma, alla data del 31 ottobre 2021, l’agente pubblico della riscossione procederà alla cancellazione dei ruoli che gli sono stati affidati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 di importo fino a 5mila euro.
Entro tale data, saranno, infatti, cancellati tutti i debiti dei contribuenti non inseriti tra i codici fiscali “over 30mila euro”; unica eccezione si avrà nel caso di ruoli intestati a più debitori (cosiddetti coobbligati): non saranno stralciate le cartelle se almeno uno risulta tra i codici fiscali segnalati alla Riscossione.
La data del 31 ottobre è quella conclusiva fissata dal decreto per il condono esattoriale; tuttavia, prima di arrivare ad ottobre sono previste una serie di tappe.
Entro il 20 agosto 2021, l’agente della riscossione dovrà trasmettere all’agenzia delle Entrate l'elenco dei codici fiscali, presenti nel proprio sistema informativo alla data del 23 marzo 2021, delle persone fisiche e dei soggetti diversi dalle persone fisiche aventi uno o più debiti di importo residuo, sempre alla data del 23 marzo 2021, fino a 5mila euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.
Entro il 30 settembre 2021, l’agenzia delle Entrate restituisce all’agente della riscossione l'elenco segnalando i codici fiscali relativi a soggetti che, sulla base delle dichiarazioni dei redditi e delle certificazioni uniche presenti nella propria banca dati alla data di emanazione del decreto attuativo, risultano avere conseguito redditi imponibili superiori ai 30mila euro (soglia di sbarramento fissata dal Dl n. 41/2021), e quindi esclusi dal condono.
Entro il 31 ottobre 2021, saranno cancellati tutti i debiti dei contribuenti non inseriti tra i codici fiscali oltre i 30mila euro. Ma nel caso di ruoli intestati a più debitori, non saranno stralciate le cartelle se almeno uno risulta tra i codici fiscali segnalati alla Riscossione.
Da ricordare, infine, che alla fine del mese di ottobre cesserà anche la sospensione della riscossione coattiva per tutti i debitori con ruoli fino a 5mila euro.
Il decreto attuativo Mef fissa anche altre due date “tecniche”, che riguardano l’agente della riscossione e gli enti creditori:
il concessionario incaricato del recupero dovrà presentare entro il 15 novembre la richiesta di rimborso delle spese di notifica al ministero dell’Economia per le cartelle cancellate. Il rimborso, con oneri a carico dello Stato, sarà effettuato in due rate (la prima, di ammontare non inferiore al 70% del totale entro il 31 dicembre 2021 e la seconda entro il 30 giugno 2022);
gli enti creditori riceveranno entro il 30 novembre l’elenco delle quote annullate per poter procedere alla cancellazione (“discarico”) a seguito dell’annullamento e all’eliminazione dalle scritture patrimoniali.
In attesa della partenza ufficiale della sanatoria, l’agenzia delle entrate-Riscossione ha messo a disposizione dei contribuenti, sul proprio sito, il software online che permette di verificare se, nei piani di pagamento di rottamazione ter e saldo e stralcio, vi siano carichi potenzialmente interessati dall’annullamento “automatico” previsto ai sensi dell'art. 4 commi da 4 a 9 del decreto Sostegni.
Lo specifico software “Verifica lo stralcio dei debiti nella tua definizione agevolata” è molto semplice da utilizzare: basta inserire i dati contenuti nella “Comunicazione delle somme dovute”, documento ricevuto dai contribuenti che hanno aderito a rottamazione ter e saldo e stralcio, per iniziare la verifica. Qualora vi siano carichi under 5.000 euro interessati, ne viene comunicata al contribuente la presenza e vi è la possibilità di richiedere i moduli di pagamento aggiornati.
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