Con comunicato stampa del 29 marzo 2016, l’Associazione nazionale Avvocati italiani manifesta il proprio dissenso a che i procedimenti di volontaria giurisdizione in materia di condominio siano affidati alla competenza esclusiva e funzionale dei giudici di pace, così come previsto dal disegno di legge sulla magistratura onoraria al momento all'esame della Camera.
Così operando – secondo l’Associazione – il legislatore sembra ignorare che la materia condominiale, come recentemente riformata, sia questione di grande valore e di notevole complessità, se solo si pensi, ad esempio, alla disciplina dei supercondomini, dei consorzi, delle multiproprietà o delle servitù prediali.
Non poche sono inoltre le questioni di difficile trattazione: dall'uso di beni comuni, alle innovazioni o all'esecuzione di lavori che richiedono spesso ingenti cifre, con perizie da affidare ad esperti.
Altrettanto complesse sono, altresì, le questioni relative ai regolamenti condominiali e numerosi i contrasti giurisprudenziali che hanno determinato dirimenti interventi delle Sezioni Unite.
Per tutto ciò si presume la necessità di una specializzazione che non può certo attendersi – a parere dell’Anai – dai giudici di pace, sicché l’eventuale affidamento a loro delle cause condominiali determinerebbe un aumento a dismisura degli appelli in Tribunale
Oltretutto – sottolinea l’Associazione forense – dopo il recente intervento sulla geografia giudiziaria, gli uffici dei giudici di pace funzionano con maggiore difficoltà e non c’è il processo telematico, per cui per ottenere un semplice decreto ingiuntivo (da presentare con modalità cartacea) è necessario ancora diverso tempo.
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